MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il lutto nazionale a Berlusconi è un gesto di riconciliazione”

Cari amici buongiorno. Nel giorno dell’estremo addio a Silvio Berlusconi, con i solenni funerali di Stato celebrati nel Duomo di Milano, in parallelo alla valutazione del suo operato politico quale Protagonista assoluto della Storia dell’Italia negli ultimi trent’anni, si chiariscono le ragioni per cui gli sia stato tributato anche il lutto nazionale.

I funerali di Stato a Berlusconi sono un atto dovuto. Lo stabilisce la legge n.36 del 7 febbraio 1987, che all’articolo 1 prevede che «sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa».
A decidere è comunque un ufficio della Presidenza del Consiglio dei ministri che gestisce il cerimoniale di Stato. I funerali di Stato prevedono la presenza di 6 carabinieri in alta uniforme che riservano al feretro in entrata e in uscita dalla chiesa gli onori militari. Così come è prevista una orazione commemorativa ufficiale.

Il lutto nazionale è anch’esso deciso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. In base alle leggi vigenti il lutto nazionale può essere proclamato per gli ex presidenti della Repubblica e gli ex presidenti del Consiglio dei ministri.
Tuttavia, si rileva che Berlusconi è il primo ex presidente del Consiglio a cui viene tributato il lutto nazionale, ed è il terzo politico nella Storia dell’Italia repubblicana a ricevere questo tributo, dopo gli ex presidenti della Repubblica Giovanni Leone e Carlo Azeglio Ciampi.
Il giorno di lutto nazionale prevede le bandiere a mezz’asta sulle facciate di tutti gli edifici pubblici e due strisce di velo nero per le bandiere interne. Durante il giorno di lutto gli esponenti del governo sono obbligati a cancellare gli impegni pubblici. Nel lutto nazionale per Berlusconi, è stata decisa la sospensione dell’attività della Camera dei deputati e del Senato per sette giorni.
Cesare Mirabelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale, ha detto all’agenzia AdnKronos: «Si tratta della morte di un ex premier per molti anni, discusso come possono essere molti. Non mi sembra un tema su cui polemizzare. I funerali di Stato sono previsti normalmente dal protocollo, oltre a questo c’è il lutto nazionale, altra modalità di riconoscimento in questo caso collegato alla funzione a lungo esercitata da Berlusconi. Anche se il giudizio sulla persona e l’attività politica svolta può essere il più vario».

Da rilevare che anche le istituzioni dell’Unione Europea hanno aderito al lutto nazionale proclamato in Italia, con le bandiere europee a mezz’asta all’ingresso di Palazzo Berlaymont, il quartier generale della Commissione Europea, e nelle tre sedi del Parlamento Europeo a Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo.
Il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha delegato Paolo Gentiloni, Commissario europeo per gli Affari economici e monetari, a rappresentare la Commissione Europea ai funerali di Stato di Berlusconi.
Presente ai funerali di Stato anche Manfred Weber, Presidente del Partito Popolare Europeo, il raggruppamento politico in seno all’Unione Europea a cui aderisce Forza Italia.
Da rilevare anche il cordoglio espresso da Mario Draghi, ex Presidente della Banca Centrale Europea per due mandati, in aggiunta a ex Presidente del Consiglio italiano.

Cari amici, rilevo che il tributo speciale del lutto nazionale a Berlusconi, deciso dal Governo di cui fanno parte Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, suona come un gesto di riconciliazione simbolica post-mortem, nei confronti di un Berlusconi che nell’ultima sua esperienza politica, come leader di un partito di minoranza in seno alla coalizione di Governo, aveva pubblicamente manifestato sia la sua critica a Giorgia Meloni nella sua veste di Capo del Governo, sia la sua dissociazione dalla scelta della Meloni di schierarsi decisamente con l’Ucraina contro la Russia, di enfatizzare il suo sostegno personale a Zelensky e di demonizzare Putin (amico personale di Berlusconi), di inviare massicce forniture di armi accrescendo il rischio dell’esplosione di una guerra nucleare da cui non si salverebbe nessuno.
Puzza ugualmente di ipocrisia la condivisione del lutto nazionale da parte delle istituzioni europee. Di fatto, fino all’ultimo, hanno espresso la loro condanna di Berlusconi, chiedendo l’uscita di Forza Italia dal Partito Popolare Europeo, soprattutto quando, alla vigilia della formazione dell’attuale Governo, Berlusconi sostenne che la guerra in realtà è iniziata nel 2014 con la violenta repressione delle popolazioni russe e russofone nel Donbass e che l’invasione russa del 2022 è da considerarsi come una reazione alle violenze perpetrate dai governi dell’Ucraina.
Così come non si può dimenticare che fu l’Unione Europea e la Banca Centrale Europea a promuovere il colpo di stato europeista e finanziario che obbligò Berlusconi a rassegnare le dimissioni da Presidente del Consiglio nel novembre 2011.

Immagino anche che, da parte degli alti dirigenti della Sicurezza, la decisione di tributare a Berlusconi il lutto nazionale sia stato accolto favorevolmente. Non sarà loro sfuggito che il ripetere in questi giorni di dolore che Berlusconi sia stato ininterrottamente vittima della magistratura al punto da impedirgli di operare politicamente, potrebbe innescare delle azioni di risentimento nei confronti dei simboli della magistratura, in particolare della Procura di Milano.

Il lutto nazionale per Berlusconi è una scelta eccezionale, riservata a un personaggio eccezionale, che ha subito una persecuzione giudiziaria eccezionale, e che è stato osteggiato dai suoi stessi alleati, in aggiunta ai suoi avversari politici, in Italia e nell’Unione Europea, convergendo eccezionalmente nell’isolarlo, facendolo morire interiormente prima che sopraggiungesse la morte fisica. Tutto quest’insieme rende Berlusconi un fenomeno eccezionale della nostra Storia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”

Mercoledì 14 giugno 2023

2 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il lutto nazionale a Berlusconi è un gesto di riconciliazione”

  1. Un particolare ringraziamento a te , caro Magdi, per questo tuo scritto. Preciso nella spiegazione tecnica e da ” incorniciare ” per la profonda moralità che esprime. Chi porta comunque avanti le proprie giuste idee , dimostra che esistono ancora persone che non si possono domare.

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