LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Il mattino”

Uno sguardo fugace al sentiero del bosco
I consueti saltelli del merlo
Compagno del mite aroma del risveglio
Un tenue pensiero all’orizzonte lontano
Sui lidi antichi della storia
Ti vorrei dedicare
L’arcano segreto dell’alba
Il primo bagliore della luce del giorno
Perché abbiamo scoperto
Di volare insieme
In quest’aria così fine
Ti affido il mormorio della brezza
Attraverso le fronde più alte
I profumi di pelle che inseguono la tua corsa
Le feraci consonanze dell’anima
Il glicine che si insinua negli interstizi
E si inchina obbediente
Al maestoso imperio del cancello chiuso
Questo divino angolo di prato
Immobile smeraldo
Mi ricorda il candido sogno dell’altipiano
L’etereo scintillio della fata del casale
Gli archi intrecciati di passato
Storia e tradizione
La luce vibrata degli specchi
Con gli stessi riflessi
Velati della tela
Le stesse sembianze
Di come ho sempre immaginato gli angeli

Foto di copertina: “Il mattino” dal web

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