MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Perché per la paura di morire abbiamo rinunciato a vivere?”

Cari amici buongiorno. Vi auguro di cuore di stare tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati sereni, fortificati e determinati.
Come è stato possibile che la maggioranza degli italiani per circa tre anni si è lasciata sottomettere dal pensiero unico egemone, rinunciando a vivere per la paura di morire, accettando che venissero calpestati i diritti naturali alla vita, dignità e libertà da parte di una classe politica asservita allo strapotere delle multinazionali della farmaceutica?
Come è stato possibile che, secondo i dati ufficiali, il 90% degli italiani si è lasciato inoculare dei sieri a tecnologia genica sperimentali, fraudolentemente denominati “vaccini anti Covid-19”, nonostante che persino le stesse aziende farmaceutiche produttrici ammettono che non creano immunizzazione, non prevengono né dal contagio, né dalla malattia e neppure dalla morte?
Come è stato possibile che abbiamo assistito e subìto inerti alla devastazione del nostro sistema di sviluppo, con la chiusura forzata di decine di migliaia di piccole imprese, il crescente impoverimento della popolazione, la fagocitazione dell’economia reale da parte della finanza speculativa globalizzata?
Come è stato possibile che i medici, l’Ordine dei Medici, abbia sfacciatamente tradito il “Giuramento di Ippocrate”, trasformandosi in servili burocrati, auto-imponendosi di non visitare e di non curare adeguatamente i malati, sostituendo “scienza e coscienza” con protocolli ministeriali concepiti per favorire l’acutizzazione della malattia e la morte dei malati?
Come è possibile che tutt’ora ci siano medici, politici, giornalisti, sindacalisti, religiosi, comuni cittadini, che continuano a sostenere delle tesi condannate dai fatti e inequivocabilmente contrarie alla scienza non ideologizzata?
Più in generale, come è possibile che la maggioranza degli italiani abbia portato all’ammasso il cervello, abbia rinunciato a ragionare, agisca in modo lesivo del proprio autentico interesse?
Mi pongo queste domande confrontandomi con i tanti partecipanti alle presentazioni del mio nuovo libro “Un miracolo per l’Italia”. È un’analisi che merita una accurata riflessione e un serio approfondimento. La posta in gioco è il nostro presente, ma soprattutto il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”

Mercoledì 26 luglio 2023

2 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Perché per la paura di morire abbiamo rinunciato a vivere?”

  1. Sono le stesse domande che mi pongo anchio e sulle quali discuto, a volte ancora oggi aspramente, anche con persone (professionisti) verso la cui intelligenza fino a tre anni fa nutrivo rispetto.
    Francamente non riesco oggi nemmeno più a giustificare questa cecità permanente nonostante le evidenze dei fatti.
    Ormai non faccio neanche più finta di rispondere pacatamente a quelli che mi dicono che è prevista a breve una nuova pandemia ed invariabilmente ribadisco con una domanda: visto che non possono prevedere il meteo da 3 gg secondo lei la pandemia èprevista o programmata??? Questa semplice domanda generalmente destabilizza l’interlocutore…
    Ecco, penso che questo dobbiamo fare: aprire gli occhi. Inflessibilmente e senza pietà.
    Grazie a Magdi in questi anni di formazione vera abbiamo raggiunto una capacità critica e una consapevolezza che pochi hanno.
    Mettiamola a frutto!!!

  2. Le stesse osservazioni che proponi tu, caro Magdi, le faccio io stesso giornalmente. Il mio parere in merito a tante persone che prima stimavo, è cambiato. Si tratta di persone che occupano posti importanti all’interno della società. Intendo che si tratta di uomini e donne affermati professionalmente e che hanno posizioni di rilievo culturale e di responsabilità. Molti di loro sono insegnanti! Ed insegnanti ad alto livello, coinvolti nella ricerca didattica e nell’approfondimento. Ecco, l’ho detto! Non basta denunciarne gli errori. Questi loro errori sono ormai diventati perversi ribaltamenti diabolici della realtà! Non basta tentare il tutto per tutto per fare loro cambiare idea. Mi sono reso conto che queste persone ci sono nemiche. Bisogna combattere. Bisogna far di tutto affinché vengano deposti tutti dal loro posto di rilievo che finora occupano. E ricominciare tutto da zero. Basta. Non c’è altra strada.

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