Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?
(William Shakespeare)
Verrà la notte
Lieve e solenne
A intrecciare colori turchini
E preziosi anfratti di speranza
Al trepido recesso dei nostri pensieri
Verrà la notte
Lieve e solenne
A cancellare scampoli di ricordi
A disegnare i profili di magiche icone
Nell’universo libero del sogno
Verrà la notte
Lieve e solenne
A dominare quell’antico desiderio di segreta solitudine
A coprire con il vento le orme del nostro cammino
Verrà la notte
Lieve e solenne
A confondere il nostro canto
Fra le dune del deserto dell’anima
E a intonare in un coro celeste
La mite cantilena di questa eterna corsa
Fra le stelle