SEGRE: “Attenti a pigiare il pulsante “CONSENTI” sui social”

“Consenti” “Consenti”, “Consenti”. Quante volte abbiamo cliccato automaticamente il pulsante “consenti” nel momento in cui ci accingiamo a configurare una nuova applicazione sul nostro cellulare o poco prima di iniziare una videochiamata! Parafrasando Neil Armstrong, pigiare quel piccolo tasto rappresenta “un piccolo clic per l’uomo, un grande passo per l’intelligenza artificiale”. Già, perché le aziende come Meta, la società dietro Facebook, continua a sviluppare i suoi strumenti di intelligenza artificiale generativa servendosi delle tue informazioni personali e dei terzi che sono in contatto con il tuo account. Tuttavia, nonostante la popolarità popolare raggiunta dall’intelligenza artificiale, permangono ancora oscure questioni legali su questa tecnologia. Ragione per cui, molte persone sono preoccupate per il suo rapido progresso. Meta ha, perciò, predisposto un sistema attraverso il quale l’utente può richiedere la rimozione di alcuni dati personali che l’azienda utilizza per addestrare il suo modello di intelligenza artificiale. L’azienda ha aggiunto un nuovo modulo ai suoi centri assistenza intitolato ” Diritti degli interessati con intelligenza artificiale generativa su Facebook “. Con questo modulo l’utente può richiedere che Meta cancelli le informazioni personali e delle terze parti ai quali Meta ha accesso. Un comportamento lodevole? Per niente! La parola chiave è “RICHIESTA”. L’utente può richiedere la cancellazione ma l’azienda non garantisce che attuerà il tuo volere! È importante sottolineare che il modulo non riguarda le quantità di informazioni personali che Meta ha già raccolto sulle sue piattaforme. La richiesta (ripeto, la richiesta)  si applica solo ai dati esterni che l’azienda può introdurre per rafforzare la sua intelligenza artificiale generativa.

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto