MARIALUISA BONOMO: “I giornali italiani al collasso: perché non vengono più acquistati e letti?”

Cari amici buongiorno. Oggi alla Diretta “Mezz’ora culturale” delle ore 17 ci confronteremo sul collasso dei quotidiani italiani.

Quando lasciai la vice-direzione del Corriere della Sera nel 2008, il primo giornale d’Italia vendeva giornalmente circa 600 mila copie in edicola.
Oggi, secondo la più recente rivelazione, il Corriere della Sera, mantenendo lo scettro del primo giornale d’Italia, vende complessivamente 181.576 copie, pari a circa un terzo delle copie vendute 15 anni fa.
Tutti gli altri giornali registrano il collasso delle vendite. Ecco i dati e, tra parentesi, il confronto con la precedente rilevazione che attesta il crescente calo delle vendite.

Corriere della Sera 181.576 (-5%)
Repubblica 101.172 (-15%)
Stampa 72.870 (-12%)
Resto del Carlino 57.944 (-12%)
Sole 24 Ore 55.956 (-10%)
Messaggero 50.369 (-9%)
Fatto 42.946 (-10%)
Nazione 37.731 (-14%)
Gazzettino 35.579 (-7%)
Dolomiten 28.242 (-10%)
Giornale 28.207 (-10%)
Messaggero Veneto 26.430 (-8%)
Verità 24.851 (-17%)
Altri giornali nazionali:
Libero 22.642 (+4%)
Avvenire 15.060 (-8%)
Manifesto 12.738 (-%)
ItaliaOggi 7.955 (-14%)

Cari amici, vedremo insieme perché gli italiani acquistano e leggono sempre meno i giornali.
Gli iscritti alla Casa della Civiltà possono seguire la “Mezz’ora culturale” collegandosi dal sito casadellacivilta.com. Dal sito potrete svolgere le stesse funzioni presenti sulla piattaforma Zoom, ossia potrete attivare l’audio, il video e pubblicare dei commenti, perché sarete dentro Zoom.

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Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Martedì 3 ottobre 2023

1 commento su “MARIALUISA BONOMO: “I giornali italiani al collasso: perché non vengono più acquistati e letti?”

  1. Come dice Angela Martino anche per me la lettura quotidiana del giornale è necessaria come l’aria fresca del mattino quando apri la finestra.
    Per me, se si leggono meno giornali le cause sono molteplici: mille fonti d’informazione che provengono da TV, internet , ma solo leggendo il giornale riesco a fissare nella testa nomi e fatti, avvenimenti e quindi acquisire idee e convinzioni. Questo, lo dico subito, a volte costa fatica ed è per questo che i giovani preferiscono leggere ,magari la stessa notizia, meglio se in video, su formati digitali.
    Preferisco leggere un quotidiano di cui conosco il pensiero del Direttore, Vicedirettore e di giornalisti i cui articoli mirati su temi sempre attuali toccano le coscienze politiche , i problemi e le aspettative della gente.
    Non leggo giornali ove puoi trovare articoli a un tot al Kg., quindi paginate che per me e penso per altissime persone, non hanno alcun appeal.
    Infatti come dice Magdi la pubblicità e soprattutto pensiero e tendenza politica domina e pilota l’informazione.
    In ultimo, penso che tutti abbiamo quasi un obbligo morale a tenerci informati.
    A me purtroppo questa mania di conoscere tutto quel avviene al Mondo o che tocca più da vicino le mie corde sensibili, cioè i miei interessi etc etc. mi costa a volta fatica e un po’ di stress.
    Tuttavia, essendo pensionato ultra settantenne, penso che tapparmi in casa, non essere in grado di confrontarmi con la gente su temi di attualità, vivere per soddisfare i bisogni primari, non ha senso.
    Concludo: si leggono meno giornali, vero, ma abbiamo quasi un obbligo morale di tenerci informati per meglio vivere i nostri tempi.

    Francesco Violini

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