MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il Premio Nobel per la Medicina un dono ai produttori dei “vaccini” a mRNA”

Cari amici buongiorno. Oggi alla Diretta “Mezz’ora culturale” delle ore 17 ci confronteremo sui risvolti dell’attribuzione del Premio Nobel per la Medicina ai ricercatori Katalin Karikó e Drew Weissmanche, che sulla base di un loro studio del 2005, hanno permesso nel 2020 la produzione dei cosiddetti “vaccini” a mRNA, la cui inoculazione è stata imposta specie in Occidente come rimedio alla procurata pandemia di Covid-19.

Nella motivazione del Premio si legge: «Le scoperte dei due Premi Nobel sono state fondamentali per lo sviluppo di vaccini a mRNA efficaci contro il Covid-19 durante la pandemia cominciata all’inizio del 2020. Grazie alle loro scoperte rivoluzionarie, che hanno cambiato radicalmente la nostra comprensione del modo in cui l’mRNA interagisce con il nostro sistema immunitario, i due premiati hanno contribuito al ritmo senza precedenti di sviluppo di vaccini durante una delle più grandi minacce alla salute umana nei tempi moderni».

Si legge ancora: «L’uso diffuso dei due vaccini mRNA Covid-19 negli ultimi anni dimostra il potenziale significativo di questa tecnologia e mostra che gli effetti avversi gravi dei due vaccini mRNA autorizzati erano eccezionalmente rari, fornendo una solida base per applicazioni future».

Noi vogliamo chiarire innanzitutto che è scientificamente sbagliato definire “vaccini” questi farmaci sperimentali a tecnologia genica.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), «Il vaccino è un farmaco che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi, deputati a combattere i microrganismi causa di malattia. I vaccini inducono una risposta del sistema immunitario della persona vaccinata (immunizzazione) simile a quella causata dall’infezione naturale o più in generale dal contatto con il virus o il batterio presente in natura, senza innescare i meccanismi che portano a segni e sintomi della malattia naturale.»
Lo stesso concetto era evidenziato anche dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) statunitense, che sul suo sito fino ad agosto 2021 riportava che il vaccino è: «Un prodotto che stimola il sistema immunitario di una persona a produrre immunità a una malattia specifica, proteggendo la persona da quella malattia».

La stessa multinazionale della farmaceutica Pfizer ha ammesso che questi farmaci non procurano immunizzazione, non prevengono il contagio, la malattia e la morte. Il 10 ottobre 2022, in un’audizione al Parlamento Europeo, Janine Small, Responsabile per i mercati internazionali della multinazionale farmaceutica Pfizer ha ammesso: «Il vaccino anti Covid della Pfizer non è stato testato per prevenire l’infezione anche perché nessuno ce lo ha chiesto e in ogni caso non c’era tempo». «Non si sapeva se avrebbe interrotto o no la trasmissione del virus», perché i produttori «si stavano muovendo alla velocità della scienza».
Janine Small è stata sentita dopo il rifiuto di Albert Bourla, Presidente e Amministratore delegato di Pfizer, di rilasciare dichiarazioni alla Commissione d’inchiesta istituita dal Parlamento Europeo per indagare sulla trattativa riservata per una partita di vaccini. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è stata coinvolta in uno scandalo dopo che il suo ufficio era riluttante a rendere pubblici gli sms che lei ha scambiato con Albert Bourla sull’acquisto di 1,8 miliardi di dosi di vaccino anti Covid-19».

Enrica Ferrari, biologa, specializzata in Biochimica e Chimica Clinica, Master in Management della Sanità, ha scritto: «Non chiamiamoli vaccini. I farmaci genici sperimentali inoculati a miliardi di persone non danno immunità, non bloccano l’infezione, causano morti e malattie invalidanti».
«I vaccini anti covid non hanno bloccato l’infezione, le persone vaccinate sono comunque risultate contagiose. Il punto però che ritengo fondamentale è quello riguardante la sicurezza di questi prodotti. Sempre più stanno emergendo preoccupanti segnali. L’aumento dei casi di miocardite e pericardite nei giovani è l’evento più eclatante tanto che sono stati richiesti alle aziende ulteriori studi in tal senso. Ma sempre più emergono problemi legati all’insorgenza di tumori, problemi neurologici, trombosi, malattie autoimmuni, ictus, aborti spontanei e di fertilità. Per non parlare dello spaventoso aumento della mortalità che si sta evidenziando in moltissimi paesi del mondo. E laddove più si è vaccinato maggiore è l’evidenza.
E stiamo parlando soltanto degli effetti a breve termine. Cosa possiamo dire degli effetti a lungo termine? In questo momento NULLA. Semplicemente gli studi a lungo termine non esistono. Solo il tempo ci darà le risposte a questo interrogativo.»

Per un altro verso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha attestato sul suo sito ufficiale che alla data del 28 dicembre 2022, alla fine del terzo anno della procurata pandemia di Covid-19 e delle sue varianti Omicron, il 75% dei decessi attribuiti al Covid-19 e alle varianti Omicron sono avvenuti in Europa e nelle Americhe e che, proprio in queste macro-aree, le popolazioni sono state maggiormente sottoposte alla somministrazione dei sieri a terapia genica sperimentali a mRNA della Pfizer-Biontech e di Moderna, ufficialmente denominati vaccini anti Covid-19.

Ribaltando radicalmente l’infelice sortita dell’ex Presidente del Consiglio Mario Draghi che disse «Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire», la verità è che più ti vaccini, più ti ammali, più muori e più fai morire.

Cari amici, ciò che emerge è che l’umanità ha subito la prima guerra biologica globale della Storia, il cui principale obiettivo è stata la popolazione dell’Occidente, che ha registrato la quasi totalità dei morti a causa sia dei virus artificiali sia dei sieri a tecnologia genica fraudolentemente spacciati per “vaccini anti Covid-19”. Si è deliberatamente voluto ridurre, debilitare, rendere sterile la popolazione dell’Occidente perché è, in primo luogo, anziana e quindi improduttiva, in secondo luogo, costa troppo sul piano della sanità e delle pensioni, in un contesto in cui gli Stati dispongono di sempre meno introiti a causa del tracollo demografico, con sempre meno giovani in età lavorativa che versano i contributi, e sempre più anziani che percepiscono le pensioni e richiedono sempre più cure mediche e medicinali.

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Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Mercoledì 4 ottobre 2023

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