“Il Salento è una terra tutta piana, con le capanne dei pastori dette pagliare, a forma di cappello conico, quasi piccolissimi trulli. Le costruzioni coniche orientaleggianti sembrano essere nella Puglia del Sud la forma più naturale dell’architettura. E la pianura su cui sorgono è tutta marina, spazzata dai venti tra mare e mare. I riverberi, i luccichii, i soffi dei due mari sembrano quasi incontrarsi a mezz’aria; così tutto si presenta lucido, come se fosse avvicinato da un effetto ottico, ed insieme ingannevole. Sembra anche d’essere sul mare se si alzano gli occhi, contemplando le nuvole che galoppano velocemente tra l’Adriatico e lo Ionio. Il Salento è una terra di miraggi, ventosa; è fantastico, pieno di dolcezza; resta nel mio ricordo più come un viaggio immaginario che come un viaggio vero.”
(Guido Piovene)
È l’anima dei colori di Puglia
Che resta
Sul marciapiedi della stazione
Se ne vanno via
Con gli occhi gonfi
Commiati che si ripetono
Sempre uguali
Nella cantilena degli anni
Lasciano malinconici
All’alba
Quei rossi che il sole benigno dipinge nella campagna
Quei candidi bianchi
Che abbagliano
Sebbene macchiati delle lacrime ocra del tempo
Quel verde
Dorato dei cespugli
Quell’azzurro
Oltre i ventagli di schiuma della battigia
Si portano dentro una passeggiata fra i trulli
Un bacio sulla scalinata
O il volo radente di un gabbiano
Il profumo della riva
Quell’angolo di cielo
Turchino come la piana del mare
Già accarezzano il tenue tepore
Della nostalgia
E sognano
Quelle corse sfrenate fra i vicoli
Quei giochi innocenti dell’infanzia
Tutti quegli ulivi sferzati dal vento
E il ritorno a quel casale
Da chissà dove
Chissà quando
I vicoli della Puglia.
Lenti ma pieni di vita. Silenziosi, ma non muti.
Il tempo che si ferma un attimo per farti passare.
Il bianco, che torna a farsi vedere com’è.
(Fabrizio Caramagna)
Foto di copertina: “Colori di Puglia” dal web