MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Netanyahu: «O vinciamo la guerra contro Hamas o sarà la fine di Israele»”

Cari amici buongiorno e buona Domenica del Signore. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.

Ieri, sabato 28 ottobre, il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso alla Nazione ha detto:
«È il momento della verità: vincere o cessare di esistere».
«Ci sono momenti in cui una Nazione si trova di fronte a due opzioni: esistere o cessare. Ora ci troviamo in questa prova».
«La guerra dentro Gaza sarà dura e lunga, sarà la nostra seconda guerra di indipendenza».
«Se Israele non vince questa guerra si diffonderà il male. Per questo la nostra sarà la vittoria del bene sul male».
«Siamo entrati nell’avamposto della cattiveria: il nostro obiettivo è demolire Hamas e riportare indietro gli ostaggi».
«I nostri comandanti e i nostri soldati che combattono in territorio nemico sanno che la Nazione e la leadership nazionale stanno dietro di loro, sono determinati a sradicare questo male dal mondo per l’esistenza nostra e, aggiungo, per quella di tutta l’umanità».
«Israele non sta combattendo solo la nostra guerra, ma una guerra per tutta l’umanità. I nostri alleati nel mondo occidentale e i nostri partner nel mondo arabo sanno che se non vinciamo, saranno i prossimi ad essere coinvolti nella campagna di assassinio dell’asse del male».
«Abbiamo il sostegno di tutta la comunità internazionale», ha detto Netanyahu ricordando le visite di solidarietà dei leader di Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Grecia, Cipro e altri ancora: «Hanno portato un messaggio chiaro: non solo vi sosteniamo, ma speriamo anche nella vostra vittoria».
Netanyahu ha richiamato ciò che secondo la Bibbia i nomadi amaleciti fecero agli israeliti: «Ricordiamolo, e combattiamo. I soldati israeliani di oggi sono gli eredi dei guerrieri giudei di tremila anni fa e il loro scopo è sconfiggere un nemico sanguinario per assicurare la nostra esistenza nella nostra terra».
«Tutti noi dopo la guerra dovremo dare risposte a domande molti difficili. Incluso me», ha detto Netanyahu ammettendo che l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso è stato per Israele «sicuramente un fallimento». Dopo la guerra ci sarà «un’inchiesta accurata. Nessuna pietra resterà sul campo senza che la rigireremo. Ma adesso la priorità è la vittoria sul potere malefico di Hamas».

Dalle parole di Netanyahu emerge con chiarezza che per Israele la guerra contro Hamas è una questione di vita o di morte. Qualora i terroristi islamici dovessero prevalere, sarebbe la fine dello Stato del popolo ebraico. Ma, subito dopo, sarebbe la fine dell’Europa, che è già pesantemente islamizzata e che da 1400 anni è stata costretta a combattere per non essere sottomessa all’islam, così come è stato invece per la sponda meridionale e orientale del Mediterraneo che, fino al Settimo secolo, erano terre cristiane al 98 per cento.
Se veramente ci vogliamo bene, se veramente vogliamo garantire ai nostri figli e ai nostri nipoti un futuro all’interno della nostra casa comune, salvaguardando la civiltà laica e liberale dalle radici ebraico-cristiane su cui si è fondata l’Europa, oggi dobbiamo sostenere Israele “senza sé e senza ma”, combattere al fianco di Israele su tutti i fronti militare, civile e culturale, fino alla definitiva sconfitta non solo militare, ma soprattutto ideologica dei terroristi islamici.
Oggi dobbiamo avere l’onestà intellettuale e il coraggio umano di affermare la verità in libertà sulla radice del male che è l’islam. Dobbiamo prendere atto e dire con chiarezza che i terroristi islamici sono i musulmani che più di altri ottemperano letteralmente e integralmente a ciò che Allah prescrive nel Corano e a ciò che ha detto e ha fatto Maometto.
I terroristi islamici sono solo la punta dell’iceberg, ma l’iceberg, la radice del male, è l’islam, che si sostanzia di masse indottrinate e che hanno subito un lavaggio di cervello all’interno delle moschee e delle scuole coraniche, che controllano settori della finanza e dell’economia, che ci impongono una versione menzognera del Corano e di Maometto con il ricatto del reato di “islamofobia”, che si sono infiltrate nelle nostre istituzioni strumentalizzando una democrazia formale e sterile.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Domenica 29 ottobre 2023

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto