LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Il suono della luce”. Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Le persone sono come le vetrate.
Scintillano e brillano quando c’è il sole, ma
quando cala l’oscurità rivelano la loro bellezza
solo se c’è una luce dentro.
(Elisabeth Kubler-Ross)


Sfiorarsi piano sotto il velo limpido del desiderio
Gioire di questa luce riflessa
E del calore irradiato nell’aria
Fremere al richiamo di passioni nascoste
Giardini inesplorati dell’anima
Odorare il velluto della tua pelle morbida
Sorridere dietro la maschera di luce
Bramare
Nobile sovrano della carne
L’armonia dei tuoi gemiti
Il calore della graticola
Il gelido brivido della tempesta
Godere la danza incrociata del piacere
Il candido respiro dei tuoi lunghi silenzi
Sentire il timbro della tua voce
Mormorare gioie inattese
Dipingere antiche storie di amplessi
Con le tenui tinte del ricordo
Giacere
Giullari appagati fuori dal mondo
Lontano dagli inganni del tempo e ello spazio
Volare alti oltre le nuvole chiare
Dove l’aria è fine
Cantare
Liberi dal rumore della metropoli
Senza le vuote lusinghe della gente
Senza applausi
Inseguire curiosi nel cielo i gridi di gabbiani
distratti
Le festose picchiate sul molo
La magica altalena di ali spiegate nel vento
Addormentarsi poi adagio
Posseduti dall’ebbrezza dei sensi
Dal lume della chimera
E dalla magia dell’emozione
In attesa della speranza
Inchinati in preghiera
Schiavi di questo dolce
Ameno
Spontaneo
Impeto di fiducia
Nella divina provvidenza


La vita è una grande avventura verso la luce.
(Paul Claudel)

Foto di copertina: Francesco Vaglica, “Luce sui corpi 1998”

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