STEFANIA CELENZA: Note conclusive della Commissione “Un nuovo modello di società” (26 maggio 2021)

PREMESSA
Ricordo il punto di partenza.

Magdi Cristiano Allam ha evidenziato
–– GRAVE TRACOLLO DEMOGRAFICO
–– IDEOLOGIA IMMIGRAZIONISTA
–– RELATIVISMO VALORIALE
Soluzione →
–– AMORE PER LA VITA
–– AMORE PER LA NOSTRA CULTURA

Stefania Celenza ha evidenziato
–– PROMOZIONE VALORIALE ED ETICA
–– RAFFORZARE IL CONCETTO DI FAMIGLIA
–– RAFFORZARE IL VALORE DELLA SCUOLA
–– RIAFFERMARE L’AMOR PATRIO
Soluzione →
–– RIFORMA DELLA FAMIGLIA
–– RIFORMA DEL SISTEMA SCOLASTICO

PROGETTO DI RIFORMA DELLA FAMIGLIA
Alla famiglia viene riconosciuto il “compito sociale” di costituire la cellula accogliente della persona, dei futuri cittadini.
Fino a quando la famiglia sarà “socialmente” un bene, e fino a quando qualcuno si prenderà carico di mantenere saldi certi “valori non negoziabili”, la famiglia naturale, che esiste per dare vita e sostegno alle generazioni future è, e resterà, il nucleo sociale fondamentale, da proteggere e salvaguardare, con ogni mezzo.
Abbiamo, allora, evidenziato due tipi di intervento, uno sulla a) nascita della famiglia (incentivare il matrimonio e la procreazione) ed uno sulla b) patologia della famiglia (scoraggiare le separazioni, divorzi e riformarli).

Numerosi sono stati i vostri consigli su questo punto:
Nicola Boselli → agevolare le nuove famiglie, x es con mutuo prima casa;
Patrizia Mecchia → un Codice Deontologico della famiglia e del cittadino. Bene istituire il Ministero della famiglia e del matrimonio. Utile anche un patto scritto;
Salvatore Di Stefano → puntare sulla esigenza umana di avere certezze (vedi tatuaggio), far riscoprire il “per sempre”;
Simonetta Ercoli → Utile un corso prematrimoniale anche a livello civile e l’istituzione di un ministero dedicato;
Romano Perrino → La mentalità edonistica è un effetto degli attacchi
alla famiglia e al matrimonio, che hanno portato il giovane a deresponsbilizzarsi, per evitarne il peso. Fare il percorso inverso, agevolare la famiglia e rendere conveniente il matrimonio tra uomo e donna;
Angela Martino → forma mentis che privilegia il diritto alla “felicità” a tutti i costi;
Gianni Zecchel → Serve una rivoluzione culturale.

L’idea che deriva da questi spunti è quella di rendere il matrimonio un fatto rivoluzionario, del tutto nuovo. Quasi una scoperta per i giovani. Un nuovo mito.
Per far ciò occorre rendere conveniente il matrimonio: per es. forti incentivi fiscali, premi statali che aumentino ogni quinquennio di matrimonio, congratulazioni scritte in carta pergamena dal Sindaco e sottoscritte da tutta la Giunta, altrettante congratulazioni per ogni nascita. Giudico molto valida l’idea di Corsi prematrimoniali organizzati dal Comune, buona anche l’idea di patti coniugali scritti e della istituzione del Ministero Famiglia.
Non trovo, invece, fattibili nel breve periodo quegli interventi onerosi per lo Stato, che comportino spostamenti di bilancio importanti (costo dei nidi, assegno alle casalinghe, assegno per i figli), perché troppo vincolati alla maggioranza politica del momento.
Se questo sarà un movimento politico, ma non partitico, almeno per ora dobbiamo intervenire solo sui valori.
In merito al punto b), occorre scoraggiare, disincentivare al massimo il ricorso allo scioglimento del matrimonio, occorre renderlo non conveniente, oneroso (per es. rispristinare la tassazione processuale, oggi esclusa). Nel merito del diritto di famiglia mi riporto integralmente al progetto di riforma già presentato.

PROGETTO DI RIFORMA DELLA SCUOLA
Parlando di scuola, si è appena accennato della IDELOGIA GENDER, un altro formidabile proiettile sparato contro la famiglia, proprio dalla scuola. Sotto l’apparenza di una condivisibile educazione al rispetto delle diversità ed alla lotta contro ogni discriminazione, si sta facendo passare una vera controcultura nelle scuole di ogni ordine e grado.
La cultura della distruzione e della negazione.
Si insegna cioè, anche nelle scuole italiane, che l’identità sessuale, legata al sesso anatomico, è un concetto superato. Le identità di genere sarebbero solo conseguenze di etichette sociali, che costringono ad un ruolo stereotipato. L’individuo deve essere libero di scegliere ciò che si sente. Al bambino si insegna e si impone questa presunta libertà di scelta.
Non deve essere misconosciuto il diritto dei genitori, quali unici titolari della responsabilità educativa dei propri figli, di conoscere ed autorizzare certe iniziative scolastiche e di non consentirvi la partecipazione dei propri figli. Anche il diritto/dovere dei genitori naturali di educare i figli è sancito dalla nostra Costituzione.
Adesso, sotto le mentite spoglie di un’educazione alla tolleranza, al rispetto dell’altro, alla libertà dell’individuo, è in atto un fenomeno subdolo ed insidioso, che mira a rendere l’attuale società schiava di un pensiero unico, che passa attraverso la destrutturazione dell’identità sessuale, cominciando dai bambini, proprio nel luogo che, per sua massima vocazione, dovrebbe essere preposto alla loro formazione, istruzione e protezione: la scuola. Si vuole promuovere, cioè, nelle scuole, la lotta agli stereotipi di genere ed alle discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale.
Questo lo stendardo seducente. Ma la realtà è ben altra. L’intento, o quanto meno il rischio, è quello di creare una popolazione ermafrodita di sudditi, innocui e inespressivi, capaci di accettare qualsiasi cosa.
La via intrapresa è quella della deriva del materialismo, di una globalizzazione che sta già massificando l’umanità adulta, omogenizzandola e omologandola, privandola delle identità e dei valori, per atomizzare, oggettivizzare la persona, trasformandola in esclusiva consumatrice di materialità.
La prospettiva è un nuovo ordine senza Stati, senza Patrie e identità, senza civiltà e valori, con una crescente moltitudine umana senza radici, in un contesto dove conti avere e non essere, possedere illimitatamente e non disporre dei beni adeguati ad un’esistenza dignitosa. Emerge una insidiosa chiave di lettura della nuova morale. Ogni desiderio va soddisfatto. Qualunque esso sia.
La veste affascinante di questo postulato è un’altra parola incantatrice: LIBERTA’. Il concetto di libertà è stato capovolto e mistificato. E’ stato trasformato in un diritto a priori.
Invece, la libertà non è un diritto, ma è una responsabilità. È una conquista. È un merito. È un traguardo. Ma, certo, non è opportuno insegnare questo ai giovani. Non è conveniente spiegare loro che, per conquistare un diritto, occorre passare dal sacrificio, dall’impegno, dallo sforzo, dalla rinuncia e dalla fatica.
È troppo più comodo illudere l’umanità, soprattutto la giovane umanità, che ogni desiderio corrisponde ad un diritto e che ciascuno di noi è libero, assolutamente libero …di fare quello che vuole…Da qui discende il rifiuto di ogni limite o confine naturale o morale.
Per la teoria del gender, la famiglia naturale composta da un uomo e da una donna, che costituisce il nucleo primario di formazione dell’uomo, viene considerata come il principale nemico da abbattere. Essa viene vista come un’istituzione che frena ed ostacola la libera autodeterminazione dell’individuo e, per tale ragione, va combattuta.
Concludendo, il grande inganno di tutte queste riforme consiste nel far passare come sensibilizzazione alla democrazia ed alla tolleranza, come lotta alle discriminazioni quella che è in realtà la cancellazione di ogni legame e di ogni identità culturale, storica, religiosa, familiare e sessuale.

Anche sul tema scuola, il vostro supporto è stato generosissimo:
Sara De Angelis → utilizzare lo Sport, per riaffermare certi valori nei giovani;
Nicola Boselli → Dalla scuola parte la riforma della società e lo stimolo all’amor patrio. Educazione civica solo a patto che venga prima riformata la scuola e i libri di testo depurati dall’ideologia di sinistra;
Patrizia Mecchia → nuove AGENZIE EDUCATIVE. Il servizio di leva è formativo per la costruzione dell’autoconsapevolezza e per il rinforzo dell’autostima e del senso di appartenenza alla propria nazione. Riforma dei Nuovi Programmi. Ed. Civica, musica, storia dell’arte, ed. fisica con esperti, storia delle religioni, annessa alla storia e religione cattolica, lingua straniera. Bilinguismo e informatica dalla prima classe primaria. Favorevole all’introduzione del latino alle medie. Deontologicamente l’insegnante non deve fare proseliti partitici, niente politica in classe. Codice deontologico professionale. Cambiare i testi scolastici e reinserire tanti libri di narrativa, per appassionare anche i giovanissimi alla lettura. Necessario potenziare oltre alla Storia, anche le Scienze e la Matematica;
Lamberto Galeazzo → per rigenerare l’amor patrio occorre ripristinare il servizio di leva;
Claudia Alazraki → il patriottismo va di pari passo con il valore della famiglia. Patriottismo manca in Italia;
Angela Martino → tornare ad “innamorarsi” della storia, storia dell’arte, della musica che rappresenta il nostro passato. Propongo tempo pieno, minimo 3 volte a settimana. Campus estivi, per musica, pittura, sport. Leva obbligatoria, per maschi e femmine;
Annalisa Moro → Religione Cattolica dovrebbe diventare materia di studio curricolare, Maturità in tutte le materie, percorsi tecnici e professionali. Riforma Gentile, in forma moderna;
Alessio Conversano → urgenza di cercare la verità. Oggi vi è una grande falsificazione della Storia nella scuola pubblica;
Cinzia Zanon → insistere sul concetto di saper fare qualcosa di utile e farlo nel miglior modo possibile, per il bene proprio e degli altri; coraggio di proporre ai figli un esempio di famiglia tradizionale e naturale. Più semplice riformare i libri di testo, che la scuola;
Simonetta Ercoli → La revisione del sistema scolastico deve essere fatta alla radice;
Maria Damian → Ripristinare le regole del rispetto verso insegnanti e compagni di scuola, l’insegnante deve avere più autorevolezza. Esami di maturità svolti in tutte le materie; Romano Perrino → Riproporre la Riforma Gentile (adattata ai tempi di oggi). Divieto assoluto ai docenti di parlare di politica a scuola. Latino alle medie;
Elena Rizzi → D’accordo sulla leva obbligatoria. Inserimento del Latino, storia dell’arte, studio della nostra costituzione, della storia, arte e musica in correlazione. Tecnologia e bilinguismo;
Gianni Zecchel → OK nuova riforma alla Gentile.

Ripeto le mie perplessità su interventi che incidano sul Bilancio dello Stato (buono scuola, libri gratis, alloggi per studenti gratis), per i motivi detti. Meglio adesso puntare su riforme strutturali ed etiche. Sono pienamente d’accordo col PROIBIRE LA POLITICA A SCUOLA DA PARTE DEGLI INSEGNANTI. Ai docenti sia proibito possedere tessere o iscrizioni di partito, parimenti a quanto dovrebbe essere per i magistrati, che dovrebbero rappresentare la terzietà.
Ottima l’idea di un Codice Deontologico, che, ad es, preveda l’immediata sospensione dell’insegnante che faccia discorsi politici o di indottrinamento (a questo proposito trovo molto pericolosa l’educazione civica) in classe. Occorre, allora, una figura GARANTE, che sovrintenda al rispetto del Codice, per esempio tratta dal Consiglio di Istituto.
Condivido in pieno (anche se di difficile realizzazione immediata) la totale revisione dei libri di testo. Approvo l’inserimento dello studio della lingua Latina alle scuole secondarie di primo grado, così come vorrei il salvataggio del Liceo Classico, oggi in via di estinzione, perché possa continuare ad essere vanto per la nostra Italia, quale unico paese al mondo ad insegnare il Greco Antico, nella scuola pubblica.

Firenze, 26 maggio 2021

Stefania Celenza

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto