Civiltà di fede e ragione, valori e regole, diritti e doveri. Ispirandoci idealmente ai monasteri benedettini dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente nel 476, la Casa della Civiltà promuove la rinascita della civiltà che mette al centro la persona depositaria di valori inalienabili, la famiglia naturale, la cultura della vita, la comunità locale e l’economia reale come alternativa qualitativamente migliore al globalismo disumano, materialista e relativista del Nuovo Ordine Mondiale.
Il testo di riferimento offre al Coordinatore e ai membri della Commissione delle linee guida che andranno vagliate, approfondite, integrate, modificate e aggiornate.
Compito della Commissione è elaborare una proposta per una nuova Civiltà qualitativamente migliore.
La Commissione individuerà successivamente i contenuti utili a elaborare la bozza di una nuova Costituzione dell’Italia che promuova complessivamente una migliore qualità di vita mettendo al centro il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia.
Lo scopo delle proposte elaborate dalle 13 Commissioni tematiche è di dotare la Comunità Casa della Civiltà di un programma fondato e concreto che ci consenta, nel momento in cui le condizioni ce lo permetteranno, di assumere il Governo dell’Italia in modo autorevole e credibile per promuovere un nuovo modello di civiltà, di Stato, di sviluppo e di società che corrispondano al bene primario degli italiani e all’interesse supremo dell’Italia.
Linee guida della Commissione
Ci troviamo di fronte a un bivio epocale. Dobbiamo scegliere rapidamente tra due visioni non solo diverse, ma contrapposte, della vita. Da un lato c’è la prospettiva di essere fagocitati da un Nuovo Ordine Mondiale assoggettato alla grande finanza speculativa globalizzata; dall’altra c’è la scelta di salvaguardare lo Stato nazionale sovrano fondato sull’economia reale.
La macro dimensione del globalismo si fonda su un Governo mondiale sovranazionale che controlla un’unica valuta virtuale di natura speculativa, abbatte gli Stati nazionali, scardina le identità localistiche, promuove una umanità meticcia omogeneizzata e omologata che riduce antropologicamente ciascuno di noi in semplice strumento di produzione e di consumo della materialità al più basso costo possibile.
La micro-dimensione del sovranismo rivendica l’indipendenza degli Stati nazionali e la libertà dei popoli di scegliere il proprio modello di democrazia, di sviluppo e di società, mettendo al centro la persona, la famiglia naturale, la cultura della vita e della rigenerazione della vita, la comunità locale, l’economia reale che produce beni e servizi, un sistema sociale fondato sull’equilibrio tra diritti e doveri, libertà e regole.
È finita l’epoca storica avviata dopo la fine della Seconda Guerra mondiale con la spartizione del Mondo tra due blocchi militari e ideologici. Siamo in una fase di transizione in cui lo spartiacque tra due epoche è quella che possiamo definire la prima guerra biologica e genetica mondiale. A scatenarla è stata la grande finanza speculativa globalizzata che fa riferimento agli Stati Uniti insieme alla Cina capital-comunista che è la superpotenza mondiale prima produttrice di tutto, diffondendo un virus creato in laboratorio; inoculando dei sieri di terapia genica sperimentali fraudolentemente spacciati per vaccini anti Covid-19; strumentalizzando politicamente la pandemia per imporre una dittatura finanziaria, sanitaria e mediatica, colpendo in modo particolare le popolazioni dell’Europa e del Mondo ricco che sono prevalentemente anziane e che pertanto gravano in modo rilevante sul sistema assistenziale nazionale, e in cui la mano d’opera è molto più costosa. L’Europa in particolare e l’Occidente in generale hanno subito una devastazione economica, una destrutturazione sociale, un deterioramento delle condizioni fisiche e psichiche dei cittadini le cui conseguenze sono paragonabili a quelle di una vera e propria guerra mondiale.
Così come la rinascita dell’Italia dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente avvenne grazie alla vitalità della micro-dimensione dei monasteri benedettini e dei Comuni, ugualmente oggi la rinascita dell’Italia potrà realizzarsi a partire dalla mobilitazione e dall’azione della micro-dimensione dei Comuni, che in Italia al 75% hanno meno di 5 mila abitanti, e delle micro, piccole e medie, che in Italia rappresentano oltre il 90% del sistema produttivo.
Così come di fatto dobbiamo scegliere tra la quantità del Pil e la qualità della vita. Ebbene non vi è alcun dubbio che noi italiani non dobbiamo aderire alla prospettiva di accrescere la quantità del Prodotto interno lordo costi quel che costi, impoverendo la popolazione e schiavizzando le persone, ma all’opposto dobbiamo scegliere la prospettiva della qualità della vita che potrebbe renderci il Paese numero 1 al Mondo per la qualità della vita, valorizzando al meglio i nostri ineguagliabili, inestimabili, non delocalizzabili e non clonabili patrimoni ambientale, culturale e umano.
Mi sono ispirato sul piano morale, ideale e pratico alla realtà dei monasteri benedettini che a partire dal sesto secolo, dopo il crollo nel 476 dell’Impero Romano d’Occidente che rappresentava il mondo globalizzato della sua epoca, si costituirono come dei microcosmi al cui interno si diede vita a una nuova spiritualità cristiana codificata dalla «Regola» di San Benedetto da Norcia e sintetizzata nel motto «Ora et Labora», coniugando la preghiera con il lavoro finalizzato a rendere le comunità dei monaci del tutto autonome ed autosufficienti nelle necessità alimentari e materiali; un nuovo modello di sviluppo considerato come l’antesignano della moderna organizzazione aziendale; un nuovo modello politico a cui si ispirò anche la Repubblica di Venezia (697-1797) paragonabile a una monarchia costituzionale; un nuovo modello di difesa testimoniato dalla costruzione dei monasteri alla stregua di roccaforti con alte mura e posizionati sui punti alti del territorio.
Grazie a questi microcosmi promotori di un nuovo modello di spiritualità cristiana, di sviluppo economico, di modello politico e di sistema di difesa, e dopo la loro diffusione ovunque in Europa, si affermò la civiltà cristiana che concretamente si tradusse in nuove realtà statuali, politiche, economiche e sociali.
Nel contesto dello sfacelo delle istituzioni che rappresentano la macro-dimensione e sostanziano a livelli diversi la globalizzazione, dalle Nazioni Unite all’Unione Europea, che sono screditate e inefficaci; prendendo atto che nella macro-dimensione a noi più prossima che corrisponde all’Italia, la civiltà è decaduta, lo Stato nazionale nella sua forma costituzionale della Repubblica è collassato, la Giustizia è morta, la democrazia è marcia, la sicurezza è precaria, l’economia è devastata, la società è destabilizzata, la popolazione si sta estinguendo;
alla luce di tutto ciò la «Casa della Civiltà» nasce come un’istituzione basata sulla scelta della micro-dimensione insita nella «Comunità» formata da persone che condividono:
1- i valori che corrispondono all’essenza della nostra comune umanità e che vengono recepiti e codificati dalla spiritualità ebraico-cristiana;
2-le idee che corrispondono alla corretta rappresentazione della realtà e che si traducono nella verità oggettiva, assoluta e universale;
3-la proposta che sostanzia la prospettiva della migliore qualità di vita rifondando dalle fondamenta un nuovo modello di civiltà, di Stato, di sviluppo e di società che metta al centro la famiglia naturale, la cultura della vita e della crescita della natalità, la comunità locale, lo Stato nazionale, l’economia reale, lo sviluppo sostenibile, l’educazione al dovere, alle regole, alla responsabilità e al sacrificio, l’istruzione che sfoci nella pratica di un’attività produttiva in tutti gli ambiti, la sicurezza dei cittadini, la difesa dello Stato nazionale da tutte le minacce e aggressioni reali o virtuali.
Si tratta di una missione che da un senso compiuto alla vita, da assumere con l’etica della responsabilità, la disciplina mentale e il rigore comportamentale per far rinascere la nostra civiltà, riscattare l’Italia come la nostra «Casa comune», salvarci come persone depositarie esclusive di fede, identità, radici, cultura, valori, regole e leggi.
Cari amici e membri della Commissione Civiltà vi invito a considerare questo testo come un riferimento sul piano dei contenuti che indica delle linee guida, ma è aperto al cambiamento salvaguardando una unitarietà d’intenti e di indirizzo che ispirano la strategia complessiva della Comunità Casa della Civiltà.
Vi auguro un buon inizio confidando che il contributo di ciascuno di voi accrescerà la qualità della proposta per risultare promotori di una proposta autorevole, credibile e attuabile per realizzare concretamente il bene primario degli italiani e l’interesse supremo dell’Italia.
Andiamo avanti forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo.
Magdi Cristiano Allam
Giovedì 5 maggio 2022