“Bolgheri”. Ascolta la poesia con la voce di GIORGIO BONGIORNO

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Quei cipressi di Bolgheri
pareti verdi del teatro dorato
di Toscana
un giorno d’ estate
pietà autentica
insieme all’ antico mormorio
del vento di ponente
e ai cori del cielo perenne
intorno alla torre
degli uliveti
Nei campi di felci
intorno alla rovina di un castello ghibellino
ho sognato la corsa sfrenata dei cavalli
di un tempo
Un vecchio
se ne andava di giorno
fra i sentieri dei prati della vigna
vide i corvi
di là dal fiume
cantare il coro di sempre
Tornate alla campagna
è tempo di cercare la vita
tornate a vedere i colori delle stagioni
a suonare le melodie del ritorno
non andate via oggi
proprio oggi
il mare lontano chiama a raccolta gli angeli
la pesca è copiosa sulla battigia
tutti dipingono ancora il fischio della bufera
di grigio
come la tempesta in arrivo
con il maestrale
no
chi mai potrebbe bisbigliare insieme alle
querce
strillare con i cardellini
oggi è tardi per chiedere al vento
di parlare come noi
oggi c’ è l’autostrada che romba e stride
insinuandosi nella pineta
fra le dune
oggi anche il cielo
chiede a prestito l’azzurro
per dipingere
la maremma
e piange sul tramonto dei contadini
fra i poggi d’argento e le sterpaie
palpitanti
dell’anima

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto