“Commenti di un medico no vax”

Su La Verità di sabato sei aprile c’è un interessante articolo sul ministro Speranza che sta presentando il suo libro Così Guariremo, ma è inseguito per le strade da persone, a volte sulle sedie a rotelle, che gli chiedono conto i danni subiti. Un uomo sulla sedia a rotelle urla “ho perso tutto ho perso tutto voglio delle risposte, non esiste che scappi. Il suo video è diventato virale. Nell’ articolo si racconta come molti giornalisti descrivono queste persone, come dementi prezzolati. Spiegano che attaccare il ministro Speranza è veramente uno schifo. Addirittura Il Foglio scrive che:“Dietro i dementi no vax che hanno minacciato l’ex ministro della Salute ci sono mestatori pseudo-giornalistici e la stessa politica”. Come medico che si è fatto radiare per avvertire della inutilità e della pericolosità di questi cosiddetti vaccini, mi sento chiamata in causa. Questi farmaci non avevano e non hanno nessuna capacità di bloccare la trasmissione della malattia, quindi qualsiasi loro imposizione è stata assolutamente insensata, come hanno riconosciuto ufficialmente gli stessi produttori. Come riconosciuto dagli stessi produttori, i loro effetti collaterali non sono noti. Quello che è successo, gestione folle della pandemia, delle sue cure e dell’incredibile campagna vaccinale, è successo perché agli individui che ne sono stati protagonisti, è stata garantita l’impunità. Al convegno organizzato a Bassano del Grappa dall’onorevole Berlato il 9 marzo, ha parlato anche il professor Bellavite, che ha mostrato un’inquietante statistica, riassunta in un inquietante grafico. Nel grafico c’erano due linee. La prima mostrava il numero di dosi iniettate, all’inizio poche, perché poche ce ne erano, e quindi sono stati inoculati soprattutto i sanitari, poi moltissime per cui la linea si impenna.  Sotto c’era l’altra linea, quella per gli effetti collaterali. All’inizio era tutt’altro che bassa: poche dosi quindi e molti effetti collaterali. All’inizio erano soprattutto i sanitari ad essere inoculati, e i sanitari fanno denuncia degli effetti collaterali e fanno in maniera che l’AIFA non si permetta di rifiutarla. Loro quindi potrebbero essere risarciti. Poi, nel momento in cui vengono iniettate milioni di dosi a tutta la popolazione, la linea degli effetti collaterali scende a zero. Quindi, è molto semplice ed è tutto qui. I crimini di massa avvengono sempre perché ci sono due componenti, ordini criminali ed esecutori criminali di quegli ordini. I medici hanno eseguito l’ordine di non denunciare. Hanno eseguito l’ordine di trattare coloro che lamentavano devastanti effetti collaterali come un branco di isterici. Hanno eseguito l’ordine di negare persino l’evidenza. Hanno eseguito l’ordine di non fare esenzioni: i medici che le hanno fatte sono stati perseguiti. Uno psicologo ha fatto esenzioni affermando il vero: se il paziente si fosse fatto inoculare un farmaco che ha scritto sul foglietto illustrativo che non se ne conoscono gli effetti collaterali a distanza, avrebbe vissuto il resto della sua vita con attacchi di panico. Perseguito anche lui. I medici hanno eseguito l’ordine di non fare autopsie ai morti di morte improvvisa, ora chiamata malore improvviso, o di farle in maniera parziale. In caso di morte improvvisa e non prevedibile l’autopsia dovrebbe essere d’obbligo: potrebbe trattarsi di un delitto, doloso o colposo, per esempio avvelenamento, o di una malattia non conosciuta che vale quindi la pena di studiare. Come diavolo facciamo a dimostrare che le persone hanno avuto danni da vaccino, se i medici si sono rifiutati di denunciarli? Nessuno potrà mai avere un risarcimento per la sua vita distrutta. Per questo sono tutti certi dell’impunità, ma in altre nazioni sia pure lentamente e parzialmente, i dati li stanno tirando fuori. Quindi se in Italia non abbiamo avuto nessun morto da vaccino e da altre parti ne hanno avuti migliaia, questo non vuol dire che il vaccino in Italia è stato innocuo, ma semplicemente che è stato avvolto in una sontuosa coltre di menzogna. Tutti hanno eseguito gli ordini, ma la coltre di menzogne potrebbe sgretolarsi. Ci spiegano che Speranza ha solo eseguito gli ordini, gli ordini non si sa da chi dati, esattamente come non c’è dato sapere per quale motivo in Italia tutte le scelte e tutte le decisioni siano state di gran lunga più controproducenti e disfunzionali che in altre nazioni. Se il ministro ha solo eseguito gli ordini, qual è l’entità che rifiutava di ascoltare l’enorme numero di ottimi medici che ha cercato di proporre le ottime terapie domiciliari? Vorrei concludere questo articolo con i sensi della mia umana simpatia all’infermiera che ha giurato sui social che avrebbe massacrato le vene dei no vax, e anche ai medici e al direttore sanitario del suo reparto che una che dice queste cose non l’hanno allontanata dall’ospedale, come sarebbe stato doveroso ai miei tempi. Non si tratta di sadismo. Si tratta dell’invidia che i sommersi hanno per i salvati. Lei e tutti gli altri, quelli che non hanno difeso il diritto dei colleghi a lavorare, quelli che non hanno protetto i pazienti, quelli che non hanno fatto le autopsie, quelli che hanno trattato da isterici le polinevriti, sono “vaccinati”, si sono fatti inoculare un farmaco sul cui foglietto illustrativo è scritto che non se ne conoscono gli effetti a distanza. Passeranno tutta la vita ad aspettare il malore improvviso che li inchioda, o il turbo cancro che li porta via in tre mesi, o il timore di provare sulla loro pelle gli effetti collaterali che hanno negato sulla pelle degli altri. Ma questo non è un destino e può essere evitato. Se avete subito l’inoculazione, sottoponetevi a esami ematologici: oltre a quelli base, emocromo, quadro proteico, glicemia, creatinina, esami completi della coagulazione, aggiungete il dosaggio di omocisteina, D-dimero, IgG anti Sars covid 19 e vitamina D. Se gli ultimi quattro sono alterati avete la prova che i vostri guai presenti e futuri, incluso un eventuale malore improvviso a esito mortale, sono correlati con la inoculazione dei cosiddetti vaccini anticovid, e anche se non è stata fatta segnalazione all’AIFA potete avere diritto al risarcimento. Se questi esami sono alterai riequilibrate immediatamente la vitamina D dove sia bassa e sottoponetevi a una terapia per  lo stress ossidativo. Per curare gli effetti collaterali della cosiddetta vaccinazione, che per ammissione dello stesso “incolpevole” ministro Speranza (solo l’incapacità totale a intendere e volere può giustificare la mancanza di colpa) sono gravi o gravissimi in un quinto dei casi, i risultati migliori, spesso spettacolari, si sono avuti con la terapia C.R.A.Pu. (Complementare Riducente Antidegenerativa Puccio) elaborata dal ricercatore privato palermitano Giovanni Puccio, che conduce studi sullo stress ossidativo degli organismi e sul blocco del processo di metilazione con pubblicazioni dal 2009 e diffusamente praticata dal dottor Cusumano. Si tratta di una fleboclisi di soluzione fisiologica da 500 cc contenente una fiala di vitamina C, due di N-acetilcisteina e tre di Glutatione. infusa a goccia lentissima, la stessa terapia che nell’infezione da Covid 19 ha risolto innumerevoli casi gravi. La flebo deve impiegare almeno tre ore a scendere: mi permetto di consigliare, per impiegare il tempo, di leggere l’imperdibile saggio “Analisi di una imbarazzante narrazione, illusionista della salute e demolitore della sanità: gestione fallimentare del ministro Roberto Speranza” di Adriano Segatori. È un testo scritto con geniale ironia e puntigliosa precisione sulle gesta e la produzione letteraria dell’”incolpevole”.  Per il tempo della fleboclisi successiva consiglio “Covid-19” dello stesso autore, dove il fenomeno covid è analizzato da un punto d vista politico- antropologico. C’è una scelta spettacolare delle parole, come “metastatizzazione  dell’arrendevolezza, dell’accondiscendenza e del comportamento sottomesso, che spiegano come il nuovo valore etico sia diventata l’ubbidienza assoluta, accompagnata da autocensura e delazione, a un’autorità che al momento buono si dichiarerà incolpevole, non ne sapeva niente, passava di lì per caso.