Una ricerca sottoposta a revisione paritaria ha stabilito che non vi è un incremento del rischio di tumori al cervello associato all’uso dei telefoni cellulari. Nonostante ciò, alcuni critici hanno espresso perplessità riguardo i metodi utilizzati e potenziali conflitti di interesse dovuti al finanziamento da parte dell’industria. I risultati dello studio COSMOS, diffusi attraverso la rivista Environmental International, non hanno evidenziato alcuna relazione causale tra l’utilizzo dei cellulari e l’insorgenza di tre tipi comuni di tumori cerebrali. Il dottor Lennart Hardell ha messo in discussione l’affidabilità dello studio, indicando la mancanza di alcuni lavori significativi e interrogandosi sulla sua validità e neutralità scientifica. Mona Nilsson ha avanzato l’ipotesi che il settore delle telecomunicazioni possa aver esercitato un’influenza sui risultati dello studio COSMOS, evidenziando il loro ruolo nel finanziamento e nell’avvio della ricerca. Lei sostiene che la credibilità dei risultati è compromessa e che questi potrebbero essere sfruttati dall’industria per confutare le rivendicazioni legali relative al cancro indotto dalle radiazioni telefoniche.