SEGRE: “Nanoparticelle per trasformare l’essere umano in una fonte di energia per un sistema di intelligenza artificiale in evoluzione”

Nel 2020 è stato registrato il brevetto di una tecnologia avanzata sviluppata da Moderna, di 248 pagine, utilizzata nelle iniezioni anti-COVID. Questa tecnologia impiega nanoparticelle capaci di autoassemblarsi. In alcune formulazioni, queste particelle microscopiche possono essere programmate per il rilascio mirato di farmaci all’interno del corpo. Le nanoparticelle, di natura lipidica, sono contenute in un idrogel polimerico che agisce come rivestimento per un rilascio controllato e che è costituito da polivinili. Questa innovazione è stata confermata da studi di Ana Mihalcea e Clifford Carnicom. Durante una conferenza TEDMED del 2013, il dottor Ido Bachelet ha spiegato come questi nanorobot possano essere introdotti nel corpo umano attraverso una semplice iniezione. Tali nanorobot sono dotati di antenne fatte di nanoparticelle metalliche, che permettono loro di rispondere a campi elettromagnetici esterni. Questi dispositivi possono essere attivati da remoto, per esempio con un joystick. È stato inoltre menzionato che questi microorganismi artificiali hanno un proprio indirizzo IP e sono registrati dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. Utilizzano il cesio-137, un elemento già presente nell’ambiente a causa della contaminazione, per auto-costruirsi all’interno del corpo, sfruttando specifiche frequenze. La ricerca fa riferimento anche a un brevetto di Microsoft del 2020, il sistema di criptovaluta con codice 060606, che monitora i dati basati sull’attività fisica umana, suggerendo che tale tecnologia potrebbe rendere il corpo una sorta di antenna energetica. Ciò porterebbe a considerare l’essere umano come una fonte di energia per un sistema di intelligenza artificiale in evoluzione. Il brevetto indica inoltre l’esistenza di un meccanismo di disattivazione, o “kill switch”, in caso di mancata conformità alle direttive imposte dalla tecnologia.

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