L’europarlamentare Francesca Donata, ex Lega e candidata a Sindaco di Palermo, Presidente di «Rinascita Repubblicana», ci ripensa e annuncia che non parteciperà alle elezioni del 25 settembre perché «l’area del dissenso è frammentata»

«Non mi candiderò in alcuna lista, perché credo che questa frammentazione del dissenso non consenta una rappresentanza trasversale, forte e credibile della parte del Paese che chiede un cambio di rotta, in cui io possa veramente riconoscermi».

Dopo aver dato la sua adesione a partecipare alle elezioni legislative del 25 settembre con la sua lista «Rinascita Repubblicana» nella coalizione «Italia Sovrana e Popolare», insieme a «Ancora Italia» e «Partito Comunista», l’europarlamentare Francesca Donata, ex Lega e candidata indipendente a Sindaco di Palermo, ha ritirato la propria adesione.

Francesca Donato scrive le prossime elezioni anticipate «sono il perfetto meccanismo per impedire l’aggregazione di un fronte unitario contro la deriva antidemocratica in corso da anni, senza contare che l’obbligo di raccogliere le firme in cartaceo in poche settimane è il capestro finale per impedire la presentazione delle liste dei nuovi partiti o movimenti».

«Non sarò candidata – conclude Francesca Donato – ma auguro ai vari partiti e movimenti dell’area del dissenso al Governo Draghi in corsa di raggiungere l’obiettivo con il più ampio consenso possibile».

3 commenti su “L’europarlamentare Francesca Donata, ex Lega e candidata a Sindaco di Palermo, Presidente di «Rinascita Repubblicana», ci ripensa e annuncia che non parteciperà alle elezioni del 25 settembre perché «l’area del dissenso è frammentata»

  1. La Donato ha mostrato di essere una persona preparata, onesta e sincera. Ciò che dice lo condivido. L’unica lista che può avere chance di superare la soglia di sbarramento è italexit. Gli altri se non si coalizzano verranno respinti.
    Non condivido la sua scelta di rimanere fuori…

  2. Condivisibile la scelta dell’europarlamentare, ma sarebbe stato più serio se fosse stata manifestata da subito, perché da subito era chiaro ciò che sarebbe successo e doveva esserlo soprattutto agli occhi di chi fa parte del palcoscenico politico, sia nazionale che europeo.

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