MAGDI CRISTIANO ALLAM: “La siccità in Italia è sinonimo di vuoto interiore”

Buongiorno e buon primo marzo cari amici. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Nei periodi di siccità si può assistere al seguente scenario. Prima comprensibilmente ci si preoccupa, si lanciano grida d’allarme, si individuano le cause e si denunciano le responsabilità. In un secondo tempo, a secondo delle fedi e delle culture, si elevano al Cielo delle invocazioni affinché cada la pioggia. In un terzo tempo, quando finalmente piove, e piove bene, al punto da rinverdire i campi e riempire i bacini naturali e i depositi artificiali d’acqua, si esulta, si ringrazia, si tira un sospiro di sollievo; in un quarto tempo, uno Stato dedito al bene dei cittadini mette in atto delle iniziative per assicurare concretamente la disponibilità di acqua necessaria.
Ebbene, da noi in Italia si assiste solo alla prima parte di questo scenario. Non si assiste neppure più alla preghiera collettiva rivolta al Signore affinché faccia scendere la pioggia, perché ormai il Signore di questa Chiesa è troppo impegnato a proteggere i cosiddetti migranti e a benedire le coppie omotransessuali. Così come non si esulta più se piove e meno che mai lo Stato provvede a risolvere radicalmente il problema della siccità.
Eppure in Italia ci sarebbero tutte le condizioni materiali e tecnologiche per garantire a tutti il regolare flusso di acqua potabile nelle abitazioni. Ma è venuta meno la fede e manca la volontà politica. La siccità in Italia è sinonimo di vuoto interiore.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»

Mercoledì 1 marzo 2023

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