LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Oblio”

Non vorrò attendere il velo dell’oblio
Per abbandonare
Il tuo dolce
Delicato ricordo
Mi inseguirà sempre
Quel tuo sguardo
Appena sfiorato dalla brezza
Leggera dell’autunno
Mi riscalderà quel tramonto infuocato di allora
Neanche la malinconia
Di queste foglie gialle
Inerti
Sotto i miei passi discreti
Riuscirà a cancellare quei tuoi occhi di perla
E quelle carezze delicate e solenni
Intanto mi raggiunge il sospiro della risacca
Un canto vaporoso
Profumato di spezie
Intenso
Colorato di infinito
Non vorrò attendere il velo dell’oblio
Per abbandonare
Il tuo dolce
Delicato ricordo

2 commenti su “LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Oblio”

  1. Dolcissima e intensa malinconia. Venature di spume marine. Afrori intensi di spezie e ricordi.
    Niente si cancellerà sulla riva ma tutto sarà abbandonato prima, prima che arrivi l’impalpabile velo dell’oblio, che ci ricopra sotto la sua ombra senza orizzonti.

    1. Perfetto il tuo commento sull’oblio che entra nello spirito e interpreta le sensazioni della mia breve e singolare testimonianza. L’intensa e dolce malinconia che traspira da questi versi vuole o vorrebbe riportare in luce e far rivivere le vicende che l’oblio ha faticosamente e volontariamente nascosto alla nostra stessa attenzione. Pare poi che il carico di emozioni che abbiamo tentato di nascondere a noi stessi , ritorni dietro questo velo che giustamente tu definisci “senza orizzonti”. Grazie Gianni.

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