Buongiorno cari amici. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Il gatto ci viene incontro facendo le fusa per manifestare il suo duplice bisogno di socialità e di affetto. Ci comunica che vuole che ci occupiamo di lui e che lo accarezziamo perché gli procura piacere. Questo piacere è anche curativo di sofferenze fisiche e malattie che il gatto può contrarre.
La spontaneità nella manifestazione del sentimento la riscontriamo nei bambini e negli anziani. La perdiamo nella crescita dell’adolescenza e della maturità. Sono le fasi evolutive in cui la razionalità delle regole sociali prevalgono sulla spontaneità dei sentimenti.
Ebbene, potremmo salvaguardare nelle varie fasi della nostra crescita una serenità frutto dell’equilibrio tra la sfera affettiva e razionale, in una concezione integrale della persona e olistica della vita.
Cominciamo con il rimparare a dire “Ti voglio bene”.
Magdi Cristiano Allam
Martedì 14 marzo 2023
È verissimo Magdi. Quella piccola frase “ti voglio bene” è dotata di poteri straordinari.
A volte però, per l’educazione ricevuta (la mia è stata di tipo asburgico??) si fatica a manifestare a parole un sentimento, anzi ci si sente un pochino in imbarazzo. Si manifesta l’amore attraverso gesti concreti e quotidiani, come, ad esempio ieri sera, preparare un dolce da colazione a richiesta e pure i biscotti!.
Riconosco tuttavia che le parole “ti voglio bene” sono necessarie quanto i gesti concreti e mi impegno a dirle queste parole, da ora in poi.
Inizio con te e con gli amici della Casa della Civiltà: vi voglio bene e sono grata a Dio per avervi messi sulla mia strada.