Cari amici buongiorno e buona Domenica del Signore. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Nell’intreccio naturale tra le dimensioni del corpo, della mente e dell’anima, ciò che ha causato lo squilibrio, determinando il decadimento della nostra civiltà, è la perdita della dimensione dell’anima.
Siamo in un’Europa dove l’abbondanza del cibo e l’alto livello della sanità hanno fortificato il corpo ed allungato l’età media della vita, rendendo sempre più plausibile per tutti diventare ultracentenari.
Siamo in un Occidente dove il progresso apparentemente inarrestabile delle scienze e la diffusione capillare delle apparecchiature tecnologiche hanno accresciuto la capacità della mente di acquisire sempre più nuove conoscenze, persino ai neonati.
Ma l’Europa e l’Occidente hanno perso la dimensione trascendente dell’anima, che sostanzia ciò che dà un senso compiuto alla contingenza della quotidianità, che si traduce nella missione che rende la nostra esistenza terrena meritevole di essere integralmente vissuta.
La perdita dell’anima rende effimera la fortificazione del corpo delle popolazioni benestanti che, hanno sì la capacità di allungare la vita, ma non promuovono la rigenerazione della vita, condannandoci all’estinzione per essere precipitati nell’abisso irreversibile del tracollo demografico, avendo scelto l’avere anziché l’essere, i beni materiali dell’oggi anziché la vita del domani, se stessi anziché i propri figli.
La perdita dell’anima rende persino controproducente la crescita a dismisura delle nostre capacità mentali, perché in assenza di un traguardo positivo e costruttivo, le nostre straordinarie potenzialità finiscono per essere dirottate nell’auto-distruzione della nostra umanità, sostituendoci e trasformandoci in “transumani”, esseri manipolabili e sottomessi alla strategia disumana e criminale del “Nuovo Ordine Mondiale”.
Ecco perché la missione di rinascita della nostra civiltà deve partire dalla riscoperta della dimensione dell’anima, per poter illuminare come un faro la direzione di crescita del corpo e della mente. Solo se ci riapproprieremo di una visuale ampia che abbracci l’insieme della nostra umanità, ci offra una prospettiva che trascenda il tempo e lo spazio che connota l’esistenza terrena, ci convinca della bontà, della giustezza e del fascino della missione per essere pienamente noi stessi, solo allora ci risveglieremo ogni mattina con una rinnovata voglia di vivere, ringraziando il Signore della nuova opportunità che ci è donata per andare avanti fino al successo della missione per la vita, la verità e la libertà di noi tutti, a cominciare dai nostri figli.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”
Domenica 14 maggio 2023