LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Balcone senese”

Sospeso nel bosco sulla collina
angolo di pizzo sulle cime ventate dei lecci
raccoglie ancora sguardi indiscreti di secoli lontani
nostalgie di passioni celate
fra macchie di prati indorati
stormi di pensieri senza tempo
sottili armonie di archi
che ancora accarezzano
le nuvole
con la tenue brezza dell’orizzonte
Aneliti antichi adagiati nel grande letto della valle
insinuati nelle pieghe del monte
verso i quieti casali del borgo
intensi profumi di alberi fioriti
dove è fuggita la vita di allora
qual è
il senso di questa nostra corsa
scompare nella platea del cielo
insieme all’eterna magia
degli ultimi raggi del tramonto
oggi
è un austero solenne silenzio
pare che tutto sia immutabile
fermo
eppure sento ancora nell’anima
quelle note insistenti dolci
Fragili rintocchi che svaniscono
adagio
mi pare di udire il fruscio delle vesti
di creature angeliche
nella festosa danza del palazzo
ebbro di incanto
mi volgo a cercare quegli occhi vivaci
Lampi di speranza
Grida gioiose
Voci tremule della festa
resto solo con il tepore della memoria
un viale vuoto
qualche cipresso allineato
l’ austera facciata della casa
e le finestre
ormai chiuse
a narrazioni destinate all’abbandono

Foto di copertina: “Balcone senese” dal web

1 commento su “LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Balcone senese”

  1. Non avevo dubbi, leggendo la tua poesia ho provato le stesse sensazioni ed emozioni che provo dal terrazzo di casa in Toscana, c’è una piccola finestra sulla parte alta che lascia andare lo sguardo alla vallata, tutto intorno silenzio nel borgo abbandonato dove solo il volo del falco o il lungo abbaiare dei cani in lontananza infrangono il silenzio intorno! Sensazioni uniche che meritano di essere provate.

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto