MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Per 24 ore si è temuta l’Apocalisse nucleare”

Cari amici buongiorno e buona Domenica del Signore. Vi auguro di cuore di stare tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati sereni, fortificati e determinati.
Per ventiquattr’ore abbiamo toccato con mano quanto ci troviamo in un mondo estremamente a rischio, dove da un momento all’altro potrebbe esplodere l’Apocalisse nucleare.
La sfida militare, che sembra conclusa, ingaggiata dal miliardario Yevgeny Prigozhin, capo della milizia Wagner, legata e finanziata dai servizi segreti russi, per ventiquattr’ore ha fatto temere una guerra civile in Russia.
Interessante il fatto che il Presidente Putin ha paragonato l’evento al colpo di stato del 1917, ordito dai bolscevichi di Lenin che pose fine all’Impero zarista, assumendo lui i panni dello zar, in quanto legittimo rappresentante dello Stato, e attribuendo a Prigozhin il ruolo di Lenin in quanto sovversivo. Chi conosce la storia di Putin, sa che non ha amato il comunismo.
Penso che Prigozhin, accusato da Putin di essere un traditore, sia sia venduto agli Stati Uniti. Anche se il Presidente Joe Biden, mantenendo il riserbo sulla vicenda, ha fatto intendere di non volere l’esplosione di una guerra civile dagli esiti imprevedibili. È possibile che ci siano stati contatti riservati che l’hanno dissuaso a schierarsi apertamente dalla parte di Prigozhin. In definitiva, nonostante tutto, l’Occidente preferisce Putin. La Russia è la prima potenza nucleare, ha 6 mila bombe atomiche sufficienti a distruggere il Mondo e a sterminare l’umanità decine di volte. Meglio un uomo saggio al potere a Mosca che un esaltato, anche e soprattutto se traditore e prezzolato. Prigozhin farà la fine che si merita.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”

Domenica 25 giugno 2023

2 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Per 24 ore si è temuta l’Apocalisse nucleare”

  1. A distanza di 24 ore nulla di certo sappiamo della mezza marcia di Prigozhin su Mosca: perché è partito “lancia in resta” per poi fermarsi, fortunatamente, a 200 Km dalla capitale Mosca.
    Sappiamo che i nemici dello spregiudicato Evgenij Prigozhin, miliardario alla testa di una élite di circa 200.000 uomini, sono Sergej Shoigu ministro della Difesa e Valerj Gerasimov , Capo dello Stato Maggiore della Federazione Russa.
    Più volte Prigozhin ha accusato i due militari quali responsabili della morte dei suoi soldati per la mancata fornitura di armi etc .
    Prima si è detto che nessuna Potenza era al corrente di questa sortita , poi dicono che servizi segreti americani e cinesi erano stati allertati.
    Ora si scopre che il capo mercenario era in possesso di oltre 40 Mln di dollari e di lingotti d’oro in una valigia….che è scomparso e non si sa dove sia finito..
    La politica si muove velocemente: fatti e notizie si susseguono rapidamente e incessantemente.
    Tutto il mondo è preoccupato perché teme, per esempio, che Putin se messo alle corde possa ricorrere all’arma nucleare …
    Un quotidiano fa la seguente considerazione : sperare che con Prigozhin o con un qualsiasi cambiamento armato, la guerra in Ucraina termini e dopo magari si avrà una situazione politica mondiale migliore dell’attuale, per quanto già avvenuto in passato su altri fronti, non bisogna fare troppo affidamento.
    Infatti basta ricordare che dall’Afghanistan all’ Irak, dalla Libia alla Tunisia, dall’Egitto alla Siria le cose sono andate sempre peggio.
    Non sono un profeta o un visionario dotato di potere di preveggenza, ma siccome sono nessuno, sono libero di pensare che dietro a tutto ciò c’è la politica americana di Biden e della sua Corte.
    Temo proprio che sbaglino gli americani e tutti coloro che si augurano che siano i russi a fare cadere un criminale come Putin.
    E’ impossibile immaginare di sostituire un dittatore (Putin) che tiene in mano il pulsante nucleare con una canaglia come Prigozhin.
    Ancora una volta non ci resta che pregare…

  2. Esatto tutti avranno tremato e così anch’io finché il prezzolato Prigozhin è ritornato sui suoi passi. I pareri sui perché di tale tentato golpe sono contrastanti ed ovviamente la chiave di lettura varia pur se si nota una predominante tendenza a far apparire la leadership di Putin in bilico e considerare la stabilità politica della Russia in precaria difficoltà. C’è infatti chi ipotizza che sia stata una sceneggiata interna predisposta dallo stesso Putin per trovare una ragione pubblicamente plausibile per rompere lo stallo in cui si trova con una discesa in campo di Lukashenko (Bielorussia) per l’inizio di trattative tese a realizzare una tregua nei combattimenti. C’é anche chi sostiene però , che ciò era stato orchestrato dagli USA in un piano che prevedeva, con la grande offensiva Ucraina volta a sfondare in più parti il fronte, anche il golpe interno della Wagner che, sull’onda della sconfitta militare, avrebbe stabilito un nuovo potere in Russia con la destituzione di Putin. Ciò avrebbe giustificato agli occhi del popolo russo l’insediamento di un salvatore della Patria che era stata portata in guerra dal novello e cattivo Zar.
    Ora è presto per scoprire la verità, la partita a scacchi non è ancora finita e solo in futuro la storia potrà schiarirci le idee, anche se io sono molto scettico che la verità emerga visti gli esempi o meglio le bugie che ancor nella storia sono ben mascherate. E’ altresì interessante notare, almeno così ho constatato io, come sia facile individuare i giornalisti che hanno scritto prima del dietro front del capo della Wagner rispetto a quelli che hanno scritto dopo. Si percepisce come il pensiero si allinei inizialmente e velocemente con il presunto vincitore per poi diventare più cauto e riflessivo a golpe sfumato.

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