Nella consapevolezza che il sistema di potere globalista a cui siamo sottoposti ci ha condannato ad essere una civiltà decaduta, un popolo in via di estinzione, uno Stato collassato senza sovranità e indipendenza;
Prendendo atto che non è possibile riformare questo sistema di potere autoritario e amorale dall’interno delle sue stesse istituzioni;
la Casa della Civiltà si costituisce come Comunità localistica, che s’ispira laicamente ai monasteri benedettini, artefici del miracolo della nascita dell’Europa cristiana dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente nel 476, che rappresentava il Mondo globalizzato della sua epoca;
la Casa della Civiltà si concepisce come l’alternativa qualitativamente migliore per gli italiani che amano l’Italia, che sono determinati a lasciare in eredità ai nostri figli e nipoti la certezza della vita, della dignità e della libertà per essere pienamente se stessi nella nostra “Casa comune”.
Sottoscrivo parola per parola.
Il corollario alla pecoraggine è la rassegnazione.
Molte delle persone con cui parlo, pur coscienti dei problemi, si sono rassegnati perché “tanto è sempre stato così”. Non capiscono che il cambiamento parte da dentro di noi.
Ma dobbiamo abbandonare la pigrizia mentale ed intellettuale perché la rassegnazione è un alibi che non regge più.