LA POESIA DI GIORGIO BONGIORNO: “Senza tempo”

Un uomo che osa sprecare anche solo un’ora del suo tempo non ha scoperto il valore della vita.
(Charles Darwin)

Emozioni colorate di luce
Pensieri rallentati dalla calura di rocce erose dai millenni
Pelle arsa
Bruciata
Vagabondi fiocchi di nuvole
Trascinati dal vento sui lontani lidi degli astri
Senza tempo
Sono le nostre ire
Le nostre passioni
I nostri desideri
Le nostre chimere
I nostri trepidi sogni
Le nostre avide suggestioni
Le nostre vendette
E i preziosi celati doni dello spirito
Il consiglio dei numi era inondato
Del profumo di saggezza delle antiche massime
Inascoltato nella frettolosa corsa della vita
Volevamo abbandonare
Il violento sentiero della guerra
La aspra via della contesa
Con il volto sereno del perdono
E il sorriso della pietà
Quello disegnato dagli angeli
Ma ci hanno avvinghiato
Inesorabili compagni
Sul campo insanguinato della battaglia
Il disprezzo della sconfitta
La paura arcana della fame
L’angoscia disperata della solitudine
L’arsura soffocante del deserto
L’invidia viscerale
Volare pellegrini curiosi
Come api sulle tinte sgargianti delle corolle
E aquile con le grandi ali distese sulla valle
Chiedere al sole
Di riscaldare
Le nostre giornate di fatica
Alle sorgenti di irrorare
Con lucenti perle di rugiada
L ’aria limpida del monte
Siamo qui invece
Con le nostre maschere bianche
A gridare echi di parole vuote
Smarriti nell’universo di galassie ignote
A vagare intorno al dominio del cielo
A mendicare
Sublimi divine attenzioni
In attesa di quel lontano temuto giudizio
Con il grave fardello
Di indecifrabili magici istanti
Nel deserto
Senza tempo
Calanchi
Dell’anima e
Della insistente
Spavalda menzogna terrena
*


Vivere è un po’ morire, perché non abbiamo un giorno in più nella nostra vita senza avere, al contempo, un giorno in meno.
(Fernando Pessoa)

Foto di copertina: “Senza tempo” dal web

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