MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Non so se sia il Papa, so che non è il mio Papa”

Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.

Non so se sia il Papa, so che non è il mio Papa. Se fossimo all’anno zero e Jorge Mario Bergoglio si fosse presentato nelle vesti del profeta di una nuova religione, non vi avrei mai aderito.

Da quando, il 13 marzo 2013, è stato designato Papa, ho maturato la ferma decisione di dissociarmi da questa Chiesa cattolica.
La Chiesa cattolica concepisce il Papa come vicario di Cristo, in quanto successore di San Pietro, a cui Gesù affidò il prosieguo della missione di conversione dell’umanità alla fede nel vero Dio e vero uomo, aderendo ai suoi insegnamenti che recepiscono i “Dieci comandamenti” e la spiritualità ebraica propria di Gesù.
Quanti, tra i devoti cattolici, distinguono tra il Papa e la Chiesa, operano una forzatura dogmatica, o più esplicitamente negano che Bergoglio sia il “vero Papa”.

Io mi limito a dire che, per coerenza con i valori e la spiritualità che mi hanno ispirato nel mio percorso esistenziale, culminato con la scelta di convertirmi dall’islam al cristianesimo, ricevendo nel 2008 il dono del battesimo dalle mani del Papa Benedetto XVI, non potrei mai riconoscermi in un Papa che legittima l’islam come religione d’amore e di pace, mettendo tutte le religioni sullo stesso piano, aspirando a una “Unica Religione Mondiale” fondata sull’amore e di stampo massonico; che predica l’immigrazionismo, favorendo l’esodo epocale dei giovani africani allontanandoli dal Continente più ricco della Terra, promuovendo la sostituzione etnica e l’islamizzazione demografica degli europei afflitti da un tracollo demografico teoricamente irreversibile; che legittima l’omosessualismo nel contesto del doveroso rispetto di tutte le persone, culminando nello scardinamento della famiglia naturale, nella diffusione delle perversioni sessuali tra i bambini e i giovani psicologicamente destabilizzati e fisicamente logorati dai veleni che gli vengono somministrati; che aderisce alla strategia disumana e criminale del “Nuovo Ordine Mondiale”, assoggettata allo strapotere della grande finanza virtuale speculativa globalizzata, che persegue l’abbattimento degli Stati e delle frontiere nazionali, l’omologazione e omogeneizzazione dell’umanità fondendola in un meticciato universale senza radici, identità, fede e valori, trasformando l’umano in transumano, un tubo digerente senz’anima ridotto a un codice dell’identità digitale, governato dall’intelligenza artificiale, dalle biotecnologie e dalla manipolazione genetica.

Così come maturai la scelta di dissociarmi dall’islam perché incompatibile con i valori fondanti della mia umanità, per coerenza interiore ho maturato la scelta di dissociarmi dalla Chiesa di Papa Francesco, pur salvaguardando la mia fede in Gesù, la cui testimonianza di vita e il cui insegnamento non hanno nulla a che fare con quanto predica e fa Papa Francesco.
Quando annunciai pubblicamente la mia scelta interiore nel 2013, poco dopo l’elezione di Papa Francesco, fui subissato da una tempesta di condanne e critiche, compresa l’accusa di apostasia. Ho il primato di essere due volte apostata: apostata dell’islam e apostata della Chiesa cattolica. Mentre, in realtà, sono semplicemente me stesso. Lo ero da musulmano e lo sono da cristiano. Sono uno spirito libero, amante e che persegue la verità, che salvaguarda e difende la libertà, costi quel che costi.

Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”

Martedì 26 settembre 2023

4 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Non so se sia il Papa, so che non è il mio Papa”

  1. Mi piace rispondere come “apostata” anch’io, come Magdi e molti altri con questo dialogo.
    DIALOGO FRA IL SIGNORE E DON CHECCO
    IL SIGNORE – Don Checco, che stai facendo? Non ti allontanare. Che hai combinato ieri?
    DON CHECCO – Chi, io Signore?
    IL SIGNORE – Sì, proprio tu.
    DON CHECCO – Ho fatto opera di bene, se alludi alla mia visita a…
    IL SIGNORE – Proprio quella. Nessuno nel tuo ruolo si era mai scomodato per rendere omaggio a un senzadio.
    DON CHECCO – Ma non ci hai insegnato a voler bene ai nostri nemici? E poi quello si era pure ravveduto… beh, col tempo.
    IL SIGNORE – Ma era rimasto pur sempre un senzadio. Non ha voluto funerali cristiani. Non ti è parso di essere un intruso?
    DON CHECCO – Diciamo che ho pensato di rendere omaggio ai suoi ideali.
    IL SIGNORE – E quali sarebbero questi ideali?
    DON CHECCO – La fratellanza, l’unità delle masse, la lotta al cambiamento climatico, l’identità di genere, il femminismo, l’accoglienza ai poveri migranti…
    IL SIGNORE – Basta, basta, ho capito. Ma non hai nominato neanche un impegno propriamente religioso. Non ti ho messo a capo della cristianità, forse?
    DON CHECCO – E’ che di questi tempi, con questi cambiamenti epocali… persino il clima ci si mette… non ho il tempo di disquisire su faccende dottrinali.
    IL SIGNORE – Ma non sarebbe forse il tuo principale incarico?
    DON CHECCO– Riguardo a questo lo vedi anche Tu che mi faccio in quattro per diffondere la pace nel mondo?
    IL SIGNORE – Ma vedo tanti compromessi, Don Checco, con i poteri che reggono il mondo. E dei rapporti con i maomao che mi dici? E degli accordi col regime cinese?
    DON CHECCO – Ma sono pur sempre tuoi figli. Tutti al mondo sono uguali.
    IL SIGNORE – Non ti pare di essere troppo condiscendente con chi mira a distruggere la Chiesa che ti ho affidato?
    DON CHECCO– Ma Tu ci hai insegnato a perdonare tutti. E poi in quest’epoca, se si vuole essere al passo coi tempi, occorre sostenere il multiculturalismo. Concederai a tutti la salvezza, no?
    IL SIGNORE – Se se la meritano però. Ricordati che si devono prima pentire. A che serve se no la Confessione? Tu invece la prometti così, come un’elemosina, pure a coloro che non se ne curano. Come nel caso della tua visita alla salma.
    DON CHECCO – Ma non ho disturbato quella riunione. Non ho voluto intromettermi nella loro fede incrollabile nel nulla. In segno di rispetto per le idee altrui. Non ho voluto neanche urtarli con un segno di croce! Chi sono io per giudicare!
    Il Signore tace, alza gli occhi al cielo e pensa: è irrecuperabile!

  2. Carissimi ho sentito la registrazione della mezzora culturale e sono concorde con il pensiero di tutti voi. Nella tristezza del mancato Segno della Croce da parte di Bergoglio (no lo chiamo Papa perché non lo ritengo Papa) è bello constatare quanto sia comune il pensiero dei membri della CDC. Ritengo che la visita alla camera ardente e il relativo comportamento non siano casuali ma siano voluti; Bergoglio ha voluto con ciò confermare il suo piano satanico di anticristo di demolitore della Chiesa e della cristianità così come ce l’ha insegnato Nostro Signore Gesù Cristo. Ecco il pensiero di Cionci: https://youtu.be/6MVFFPqGgpK?si=gtb/CJFswKDsD9dN

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