ISABELLA MECARELLI: “L’Onu teme Hamas”

Che significherebbe la frase che viene ripetuta come un mantra: «La reazione di Israele deve essere proporzionata»?
Che l’esercito israeliano dovrebbe squartare, mutilare, appiccare il fuoco per arrostire i nemici, sventrare donne incinte per trarne il feto, stipare bambini in gabbia come polli o decapitarli? L’invito non suona solo assurdo, è pure platealmente ridicolo.
I paesi dell’Onu non smettono di intimare a Israele di trattenersi, di non lasciarsi prendere la mano. Ma da quando in qua, se un paese viene assalito da un nemico, può salvarsi stando attento a proporzionare la sua reazione a quella subita?

Sono parole talmente insensate che solo un carrozzone più dannoso che utile poteva partorirle; un organismo che, data la sua inefficacia, viene addirittura invitato senza complimenti a ritirare eserciti “di pace” perfino da paesi africani in preda a lotte intestine.

La risoluzione ultima che riguarda la crisi israelo-palestinese è un’evidente presa di posizione a favore di una delle parti contendenti, non una valutazione equidistante. Sì, pende proprio da un lato quel documento, visto che non è riuscito a partorire la paroletta che indicava in Hamas la causa dello scatenarsi del conflitto, ossia il massacro di civili inermi. Sarebbe bastato questo nome a renderlo obiettivo.

Strana tale ritrosia, si può spiegare solo se si considera che in un’assemblea in cui dovrebbe comunque prevalere un compromesso, se viene ignorato premeditatamente, non per dimenticanza, un aspetto importante della questione, significa che ciò avviene per non urtare la suscettibilità di una delle parti del contenzioso.

Stavolta l’Onu è stata attenta a non urtare chi? Ma dei terroristi spietati.
E perché mai non avrebbe il coraggio di stigmatizzarli? Ma perché alle loro spalle esistono burattinai e finanziatori troppo importanti perché si vada a sfruculiare in quel verminaio.
E in questo caso i fili riconducono al grande perturbatore del Medio Oriente, il regime dannato degli ayatollah, che da quando è sorto, non fa che fomentare gruppi armati, indottrinati dalla loro fede dannata, istigati all’odio verso i popoli dell’Occidente e, primo fra tutti, quello maledetto cinque volte al giorno nelle loro oscene preghiere, il nemico numero uno, Israele.

(31 ottobre 2023)

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