Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Il Presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha sostenuto che non c’è un «islam moderato», parlare di «islam moderato» è «offensivo» e un «complotto dell’Occidente», perché «l’islam è l’islam». A ragione Erdogan dice che esiste «un solo islam» che si sostanzia di ciò che Allah prescrive nel Corano e di ciò che ha detto e ha fatto Maometto.
La conferma è la totale convergenza di organizzazioni terroristiche, Stati islamici e musulmani europei sull’obiettivo strategico di distruggere Israele. Di fatto la distruzione di Israele quale Stato del popolo ebraico è l’unico collante ideologico che unisce gli Stati, i gruppi terroristici e le comunità islamiche in tutto il mondo, ispirando all’odio, alla violenza e alla condanna a morte degli ebrei sancita da Allah nel Corano e praticata personalmente da Maometto.
Lo statuto di Hamas del 1988, all’articolo 7, prescrive la distruzione di Israele sulla base delle parole di Maometto, citate dai suoi maggiori “tradizionisti” Bukhari e Muslim, che profetizza lo sterminio degli ebrei:
«Benché […] molti ostacoli siano stati posti di fronte ai combattenti da coloro che si muovono agli ordini del sionismo così da rendere talora impossibile il perseguimento del jihad, Hamas (Movimento di Resistenza Islamico) ha sempre cercato di corrispondere alle promesse di Allah, senza chiedersi quanto tempo ci sarebbe voluto. Il Profeta – le benedizioni e la salvezza di Allah siano su di Lui – dichiarò: “L’Ultimo Giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o l’albero diranno: “O musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro di me – vieni e uccidilo”.»
Nella “Carta di Hamas” del 2017, che riformula non sostituisce lo Statuto, si conferma l’obiettivo strategico di eliminare Israele dalla carta geografica.
«La Palestina è una terra occupata da un progetto sionista razzista, anti-umano e coloniale, fondato su una falsa promessa (la Dichiarazione Balfour), sul riconoscimento di un’entità usurpatrice e sull’imposizione del fatto compiuto con la forza.
La Palestina simboleggia la resistenza che continuerà fino al compimento della liberazione, fino al compimento del ritorno e fino alla creazione di uno Stato pienamente sovrano con Gerusalemme come capitale.”
Il 19 ottobre 2023 Al Azhar, il “Vaticano dell’islam sunnita” con sede al Cairo, il cui “Grande imam” Ahmad al-Tayab è l’interlocutore islamico privilegiato da Papa Francesco, ha promulgato una fatwa, un responso giuridico islamico vincolante per tutti i fedeli, in cui legittima la strage di 1400 israeliani lo scorso 7 ottobre, perché sarebbero indistintamente «coloni sionisti» e non «civili», compresi i bambini, le madri e gli anziani:
«Il termine “civili” non si applica ai coloni sionisti della terra occupata. Piuttosto, sono occupanti della terra, usurpatori di diritti, deviatori dalla retta via incarnata dai profeti e palesi disprezzatori della santità del passato storico, la città di Gerusalemme, che comprende la rispettabile eredità islamica e cristiana della città di Gerusalemme.»
L’11novembre a Riad, al vertice congiunto della Lega Araba e dell’Organizzazione della Conferenza Islamica, il Presidente iraniano Ebrahim Raisi ha affermato che l’unica soluzione al conflitto con Israele «è la resistenza continua contro l’oppressione israeliana, fino alla creazione dello Stato palestinese dal fiume al mare», sostenendo di fatto la necessità di distruggere Israele, «Il passare del tempo non legittima l’occupazione, né crea un diritto per l’occupante».
Il 6 dicembre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha di fatto minacciato di distruggere Israele. Dopo la rivelazione delle registrazioni del capo dell’agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet, secondo cui Gerusalemme è determinata a uccidere i leader del gruppo terroristico palestinese «in ogni luogo» del mondo, incluso «Libano, Turchia, Qatar», Erdogan ha detto:
«Non conoscono i turchi. Non ci conoscono… Se commettono un simile errore, dovrebbero sapere che pagheranno un prezzo molto alto», «Se oseranno fare un passo del genere contro la Turchia e i turchi, saranno condannati a pagarne il prezzo e a non poter più rialzarsi», «Chi tenta una cosa del genere dovrebbe ricordare che le conseguenze possono essere estremamente gravi. Non c’è nessuno al mondo che non conosca i progressi compiuti dalla Turchia sia nel campo dell’intelligence che della sicurezza».
Erdogan è la chiara manifestazione di uno Stato che, pur facendo parte della Nato e pur aspirando a entrare a far parte dell’Unione Europea, fa primeggiare la sua identità e strategia islamica, che coincide con quella dei terroristi islamici di Hamas.
In Europa e in Occidente, i palestinesi, in generale i residenti islamici, sostenuti da europei e occidentali ignoranti, incoscienti e irresponsabili, nel corso di manifestazioni infervorate e violente, scandiscono slogan e innalzano cartelli con la scritta “Palestina libera dal fiume al mare”, che significa la cancellazione di Israele e la sua sostituzione da uno Stato palestinese dal Giordano al Mediterraneo.
La distinzione che va fatta è tra i musulmani come persone e l’islam come religione. I musulmani come persone possono essere “moderati” solo se antepongono la ragione e il cuore ad Allah e a Maometto. Ma, come afferma correttamente Erdogan, «l’islam è l’islam». Anche gli Stati islamici che hanno instaurato rapporti diplomatici con Israele, tra cui la Turchia, di fatto riconoscono uno status quo perché oggi è immodificabile, ma negano il diritto all’esistenza di Israele come Stato del popolo ebraico, perché Allah nel Corano e Maometto ordinano e legittimano lo sterminio degli ebrei.
Cari amici, andiamo avanti sulla retta via a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare il miracolo per far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore della Comunità “Casa della Civiltà”
Venerdì 8 dicembre 2023