GIORGIO BONGIORNO: “Primavera”. Ascolta la poesia con la voce dell’autore

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

È una gioia vedere tanti rami
verdissimi nel vento e tanti fiori
prepotenti, sboccianti, è una gran gioia
perché nel sangue pure è primavera.
(Cesare Pavese)


Danzano al vento
Del mattino
Fragili corolle di anemoni
Antichi miti raccontano di una ninfa leggiadra
E dello sfortunato amore di Zefiro e Borea
Eleganti ed effimeri come lo sono i sogni
Allietano i giorni di primavera
E dipingono i pendii
Dei colori del cielo
Dischiudono nobili petali
Come ali di farfalle
Alla brezza lieve e limpida di ponente
E perdono la loro labile corona
Al primo gelido soffio di tramontana
Tavolozze delicate e solenni
Lievi divine pennellate
Chimere e miraggi
Indizi e testimoni
Della giovane
Innocente speranza
Si disperdono nell’aria
Come il profumo di remoti
Ostinati
Continui
Sublimi desideri


All’avvicinarsi della primavera la
natura dipinge nei prati e a fianco dei
sentieri una tavolozza di colori:
tarassaco primule ellebori giacinti
narcisi mughetti forsizie calendule
e margherite campanule tulipani
selvatici, anemoni viole fiordalisi e
papaveri una sinfonia di colori :
petali blu, rossi , rosa, gialli, bianchi e
fucsia a imperlare un tappeto verde
ancora umido dell’ultima pioggia.
(Giorgio Bongiorno)

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