GIORGIO BONGIORNO: “Poche note”. Ascolta la POESIA con la voce dell’autore

Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno

Profonde le orme del tuo sguardo

Briciole di anima avvinte

A questo velo di umano naufragio

Nell’euforia della festa

La tua cetra è stanca

Di accompagnare il canto

Di questi torbidi poetastri

L’insistente frinire dei grilli

Intreccia i cori degli assioli

Nella estate afosa della piana

La luna dischiude slarghi di cielo

Al soave piacere della carne

Il dolore di ieri

Travaglio senza tempo

Incombe sinistro nella storia di ogni giorno

Gli amanti vestiti di vanità

Vanno a specchiarsi nei pochi angoli turchini

Dell’inverno cupo delle tempeste

Si affollano intanto

Nel cielo delle stelle

Remoti sospiri

Antiche leggende

Di gemme lucenti

Poche icone

Sopravvissute ai rigori del passato

Si dilata la speranza nel buio

Impenetrabile della sera

La luna incorona d’argento

Nuvole basse

Minacciose e solenni

Il casale affiora come roccia

Nei prati scuri della campagna

Dormono gli inquieti fantasmi del vespro

Non c’è neppure un alito di vento

E il mio atterrito silenzio

Risuona di un acuto pianto senza lacrime

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