Ascolta la poesia con la voce di Giorgio Bongiorno
Scogli frantumati
Dal tempo
Sorridono nudi alle onde della baia
E alle nuvole basse sull’orizzonte
Rughe di roccia
Umida
Giaciglio di mitiche sirene
Collane di monili sulla battigia
Riflessi di luce dorata
Polvere di millenni
Raccontano di antiche tempeste
Testimoni inerti
Di notti di luna
Cornici di milioni di tramonti
Colori sfumati
Di sogni immobili
Trasparenti
Accarezzati dalle morbide increspature
Della riva
Insiste sulla baia
Increspata di sottile brezza
Il fascino di questo slargo di cielo
Viva è la trasparenza di colori
Sulla riva sassosa
Vorrei inondare un poco dei miei giorni
Di quel limpido scintillio di cristalli
E andarmene
Mondato delle cure del mondo
Lieto
E vestito di tutta quella luce
Brillano intanto nel borgo ricami di chianche
Pizzi trapuntati di stelle
Nel sole alto del meriggio
Dai muri candidi del casale
Sfumano sapori obliati
Profumi di secoli
Nell’aria danzano
Armonie composte
Di antiche tele
Feste di palazzi incantati
L’oro di lucidi monili
Incorona la mite carezza dei ricordi
Nei veli istoriati di desiderio
Traspare ieratica
L’estasi di emozioni e di eventi remoti
Risorge
Discreta e serena
Nello sguardo dolce ed immobile
L’altera e nobile leggerezza del sogno
Il volto della bellezza
Racconta alla tua terra ferace
Nell’azzurro solenne
Della dimora degli angeli
Oltre il profilo ondoso dei lecci
La favola antica dell’amore
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