Cari amici buongiorno. La maggioranza degli italiani è insoddisfatta del sistema di potere che si manifesta nel Governo, nella Pubblica amministrazione, nel mondo del lavoro, nella Magistratura, nelle Forze dell’ordine, nella scuola, nella sanità, nei mezzi di comunicazione di massa, nella Cultura e nell’attuale Chiesa cattolica.
La maggioranza degli italiani denuncia che non c’è proprio nulla che funziona, che questo sistema di potere è intrinsecamente marcio, corrotto, ladrone, inefficiente al punto da non essere più riformabile.
La maggioranza degli italiani è convinta che serva un cambiamento radicale per sostituire questo sistema di potere con una diversa organizzazione dello Stato, della società, dello sviluppo, più in generale con un diverso modello di civiltà.
Tuttavia, la maggioranza degli italiani, arrivati a fine giornata, barcamenandosi nel bene e nel male, riuscendo a galleggiare in questa melma nauseabonda, si accontenta e si convince che, proprio date le pessime condizioni generali, ci si debba considerare fortunati se si riesce a sopravvivere, seppur rinunciando giorno dopo giorno a dosi crescenti della propria salute fisica, mentale e spirituale, che sostanziano la nostra vita, dignità e libertà.
In definitiva, la maggioranza degli italiani si rassegna alla morte interiore, nella speranza di poter rinviare il più a lungo possibile la morte fisica, finendo, consapevolmente o meno, per perdere la vita interiore e per accelerare la morte fisica, essendo noi creature umane un insieme olistico in cui le dimensioni del corpo, della mente e dello spirito coesistono in modo armonioso e sinergico.
Ed è così che la maggioranza degli italiani sceglie di fare la fine della rana bollita, che si adegua man mano al più elevato calore dell’acqua in cui sta bollendo, finendo di morire con il sorriso in bocca, perché si è talmente affiatata a ciascun livello di bollitura da non accorgersi che è ormai condannata a morire.
Per un altro verso, la maggioranza degli italiani confida che possa manifestarsi, prima o dopo, un “salvatore della Patria”. Nell’ultimo decennio la maggioranza degli italiani ha riposto la propria fiducia in personaggi, più o meno carismatici sul piano del prestigio personale, più o meno autentici sul piano prettamente umano, sperando che una volta arrivati al potere avrebbero realizzato il miracolo della nostra salvezza, riscatto e rinascita. Nel segreto delle urne ha dato in massa una delega piena ai presunti “salvatori della Patria” che, però, una volta insediatisi sullo scranno più alto del “Palazzo del potere”, hanno tolto la maschera e si sono rivelati la fotocopia di chi li aveva preceduti, se non persino peggio.
Tutto ciò è accaduto perché la maggioranza degli italiani ha sempre ragionato, e continua a farlo, con la logica del “armatevi e partite”, che è una versione ancor più rinunciataria del “armiamoci e partite”, che sottintende comunque una partecipazione iniziale nell’assunzione della responsabilità, pur sfociando comunque in un esito disfattista.
Cari amici, se vogliamo convintamente condividere la missione della nostra salvezza per affermare un nuovo modello di vita qualitativamente migliore, dobbiamo aderire sinceramente all’impegno di “armiamoci e partiamo”, in cui ciascuno di noi dà il proprio contributo in tutte le fasi della partecipazione culturale, civile e politico, compatibilmente con le proprie possibilità, per ricostruire dalle fondamenta un nuovo modello di etica personale, di civiltà, di società, di sviluppo e di Stato.
Andiamo avanti a testa alta e con la schiena dritta, forti di verità e con il coraggio della libertà sulla retta via. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a far rinascere la nostra civiltà, salvare gli italiani, riscattare l’Italia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità «Casa della Civiltà»
Mercoledì 8 marzo 2023