MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Quando la vecchiaia è una patologia dell’anima”

Buongiorno cari amici. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Negli ultimi giorni un giovane di 25 anni e un uomo di 73 anni, alla consueta domanda «come stai?», mi hanno entrambi dato la stessa risposta: «Mi sento vecchio».
Quando mi viene rivolta la stessa domanda, io che di anni ne ho quasi 71, rispondo: «Più passa il tempo e più mi sento giovane».
La mia risposta è assolutamente sincera: oggi sono più vitale, nell’impegno intellettuale, di scrittura e di relazioni sociali, di quanto non lo fossi dieci o anche vent’anni fa.
La verità è che oggi mi sono pienamente identificato in una missione e il coinvolgimento totale mi assicura il pieno di energia fisica, concentrazione mentale e elevazione spirituale.
Prendo atto che pur avendo il dato anagrafico una valenza incontrovertibile e incontrastabile, la giovinezza e la vecchiaia sono il riflesso del benessere o della patologia dell’anima, la sfera più elevata della nostra umanità, che dà un senso compiuto alla nostra vita.

Magdi Cristiano Allam

Mercoledì 8 marzo 2023

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