Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Più cerco di fare luce sull’epoca buia che connota il nostro presente, più ricerco il confronto con il passato per imparare dall’esperienza dell’umanità che ci ha preceduto, più prendo atto che per forgiare un futuro qualitativamente migliore per noi e soprattutto per i nostri figli s’imporrà un evento traumatico.
Il filosofo Platone, nella sua monumentale opera “La Repubblica”, scritta 2.403 anni fa, facendo riferimento all’annosa “Guerra del Peloponneso” tra Atene e Sparta che durò circa 27 anni tra 431 a.C. al 404 a.C., elabora la genesi della nascita delle dittature:
«Esse hanno due madri. Una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia. L’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi, precipita nella corruzione e nella paralisi. Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è pronuba e levatrice. Così la democrazia muore: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo.»
Nell’acuta analisi di Platone possiamo vedere riflessa la cupa realtà della nostra Italia, la triste parabola degli Stati Uniti e, con mio sommo dispiacere, la prospettiva a cui va incontro Israele.
Dalla verifica dello stato della democrazia un po’ ovunque in questo nostro Mondo assoggettato allo strapotere disumano e criminale della grande finanza speculativa globalizzata, tocchiamo con mano la fine del mito della democrazia. L’alternativa non potrà che essere sostanzialmente diversa. Il nostro proposito, che assumiamo come missione di vita, è assicurare un’alternativa qualitativamente migliore, che esalti la vita, promuova l’umanità, riscatti la libertà.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”
Giovedì 4 maggio 2023