MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Di Maio premiato dall’Eurocrazia tiranna”

Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
Luigi Di Maio non rappresenta nessuno, è stato bocciato dagli italiani, il Governo italiano in carica lo disconosce, eppure l’Unione Europea lo premia.
Ha creato appositamente per lui una carica che non esisteva perché non serve, lo ha nominato a partire dal primo giugno “Rappresentante speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico”, nonostante che gli altri candidati erano di gran lunga più competenti, che lui non sia un esperto del tema dell’energia, non sappia parlare l’inglese, figuriamoci l’arabo o il persiano e, peggio ancora, non gode di buona reputazione presso gli Stati arabi del Golfo con cui dovrebbe interloquire.

Non mi interessa la vicenda personale di Di Maio. Ma scrivo per evidenziare che l’Unione Europea conferma, per l’ennesima volta, di essere una dittatura in cui le decisioni vengono prese sulla base dell’arbitrio dei poteri forti, fregandosene della volontà popolare e della democrazia.
Nel caso specifico di Di Maio, il potere forte che ha imposto la sua nomina è Mario Draghi, il più autorevole e altolocato rappresentante italiano della grande finanza speculativa globalizzata, già vice-Presidente e Direttore esecutivo della Goldman Sachs, la più grande banca d’affari privata al mondo, già Presidente per due mandati della Banca Centrale Europea, già Presidente del Consiglio italiano.
Da rilevare che la nomina di Di Maio, annunciata ieri dall’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per la Politica estera, Josep Borrell, è avvenuta senza alcun dibattito. L’approvazione alla sua nomina la si è desunta dal fatto che nessuno si è formalmente opposto, anche se nessuno l’ha esplicitamente approvato. Il messaggio inviato e recepito è: i poteri forti hanno imposto la nomina di Di Maio, sappiamo che nessuno può esprimere la sua approvazione perché non sarebbe credibile, limitatevi a non disapprovare. È successo alle riunioni del “Comitato Politico e di Sicurezza”, dei “Rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri dell’Unione Europea”, e ieri del “Consiglio dell’Unione Europea sullo Sport” che, pur non avendo nulla a che fare con l’energia, rappresenta il Consiglio dell’Unione Europea, l’assise rappresentativa dei ministri degli Stati membri.

Con questo “successo” Di Maio, a 37 anni, aggiunge un altro trofeo ai primati collezionati immeritatamente: è stato il più giovane vice-Presidente della Camera; il più giovane Capo politico del Movimento 5 Stelle; il più giovane vice-Presidente del Consiglio; il più giovane Ministro dei dicasteri dello Sviluppo economico e del Lavoro, delle Politiche sociali, degli Affari Esteri.
Qual è il supposto “merito” di Di Maio? Aver spaccato il Movimento 5 Stelle, dopo averlo traghettato dalla demagogia di Beppe Grillo al pragmatismo di Giuseppe Conte, fondando un raggruppamento farlocco, “Insieme per il Futuro”. L’Unione Europea non si fida di Grillo e, per la verità, neppure di Conte. Di Maio è stato l’artefice della disfatta del Movimento 5 Stelle, precipitato dal quasi 33% del 2018 a poco più del 15% del 2022. Per il suo “tradimento” Di Maio è stato sonoramente bocciato dagli elettori, il partito con cui si era presentato “Impegno Civico” ha ottenuto lo 0,5% dei consensi alle elezioni del 2022, e lui personalmente è stato escluso dal Parlamento.

Ma i poteri finanziari forti e l’Eurocrazia non abbandonano mai i suoi fedelissimi. Questo è il senso vero della nomina di Di Maio al nuovo incarico creato appositamente per lui, anche se a pagare saremo tutti noi, 13.000 euro netti al mese, più carta di credito da usare illimitatamente, rimborso di qualsiasi spesa, una segreteria particolare pagata con i generosi stipendi degli euroburocrati. Di Maio ha svolto brillantemente il servizio richiestogli e gli “amici” mantengono le promesse. L’Unione Europea conferma che è intrinsecamente marcia e tiranna. Non va riformata come predica la Meloni. Va abbattuta e spazzata via. In ogni caso, prima l’Italia si affrancherà dalla dittatura dell’Eurocrazia, prima gli italiani riscatteranno la propria libertà e dignità.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”

Martedì 16 maggio 2023

3 commenti su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Di Maio premiato dall’Eurocrazia tiranna”

  1. Pensavo che anche la vergogna avesse dei limiti ma questa involuzione di un’idea di federazione europea di stati liberi e indipendenti che avevamo anche sognato abbia in effetti generato un ulteriore inutile e dannoso livello di potere che su tutti i fronti mostra le sue mire dispotiche e imbarazzanti. Sfido chiunque a elencare 5 risoluzioni delle istituzioni europee che abbiano portato beneficio ai cittadini o alle loro imprese in questi ultimi 20 anni.
    Pochi se non nulli i benefici , tranne il livello retributivo scandalosamente alto e insostenibile a lungo termine degli operatori al servizio (si fa per dire) dei cittadini.

  2. Caro Magdi hai perfettamente inquadrato la questione della nomina e altrettanto bene descritto l’individuo. Di Maio non ha meriti, ha solo tanti demeriti ed è proprio per questo che il “sistema” lo premia. È di questi elementi che il “sistema” ha bisogno e con questa nomina manda un segnale chiarissimo: io faccio quello che voglio e sappiate che premierò tutti coloro che mi aiuteranno a farlo.

    1. Caro Magdi, il messaggio che hanno voluto farci avere è esattamente quello che ha detto Euro: noi facciamo quello che vogliamo e premiamo chi ci aiuta a farlo.
      Non riesco nemmeno più a meravigliarmi di uno come Di Maio, essere senza spina dorsale, senza qualità e senza coscienza.
      Mi stupiscono invece tutti coloro che lo continuano a sostenere.
      Noi non demordiamo nel dire le cose come stanno: dai e dai, goccia dopo goccia, romperemo il muro di indifferenza rispetto a come viene trattata la nostra bella Italia e allora potremo ricostruire un nuovo Stato.

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