Cari amici buongiorno. Mi auguro di cuore che stiate tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati colmi d’amore per la vita.
A cosa servono tutte le armi che gli Stati della Nato e dell’Unione Europea hanno dato e continuano a dare all’Ucraina?
«In questo momento l’Ucraina dispone dell’esercito forse più potente d’Europa», ha detto Marco Tarquinio, ex direttore e ora editorialista di “Avvenire”, l’organo della Conferenza Episcopale Italiana.
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al termine del recente viaggio in Europa, ha detto che «la nostra vittoria si avvicina».
Su Twitter ha scritto: «Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna. Torniamo a casa con nuovi pacchetti di difesa. Più armi nuove e potenti per la prima linea, più protezione per il nostro popolo dal terrore russo, più sostegno politico».
Ha registrato un video sull’aereo sintetizzando: «Quindi i principali risultati di questi giorni sono: nuove armi per l’Ucraina, rispetto per gli ucraini e la nostra vittoria si avvicina. Complimenti a tutti coloro che aiutano!».
Ma un portavoce del Premier britannico, Rishi Sunak, ha spiegato che il suo Governo non ha piani per l’invio di caccia in Ucraina, ma solo di «addestrare i piloti ucraini».
Anche il Presidente francese Emmanuel Macron ha detto che la Francia non fornirà aerei caccia all’Ucraina, ma garantirà «la formazione di piloti». Macron ha precisato: «La nostra strategia è di aiutare l’Ucraina a resistere, l’obiettivo è sostenere una controffensiva per riportare tutti al tavolo dei negoziati».
A Berlino Zelensky, dove ha incontrato il Cancelliere Olaf Scholz e il Presidente Fritz-Walter Steinmeier, ha ottenuto nuove armi per ritirare 2,7 miliardi di euro in carri armati, mezzi da combattimento, droni e sistemi antiaereo.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo aver incontrato Zelensky a Roma, ha ripetuto per due volte che l’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia. Queste le sue parole: «Noi scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina. Abbiamo ribadito al Presidente Zelensky il nostro sostegno a 360 gradi. L’Ucraina sta combattendo una dura battaglia per la difesa dei valori europei di libertà e di democrazia. È un avamposto di sicurezza dell’intero continente europeo e quindi di ciascuno dei nostri cittadini. Sono convinta che l’Ucraina vincerà e che rinascerà più forte, più prospera di prima.»
Perché tutte queste armi a uno dei Paesi più poveri, più corrotti, più arretrati d’Europa, con un esercito inefficiente e che non avrebbe potuto contrapporsi ai russi senza il forte sostegno di migliaia di “consiglieri militari” della Nato e di oltre 20 mila mercenari super-pagati inquadrati nella “Legione internazionale di difesa territoriale dell’Ucraina”?
Perché evocare la “vittoria” contro la Russia, sapendo che tale eventualità si tradurrebbe nell’Apocalisse nucleare che non risparmierebbe niente e nessuno?
Siamo certi che questo flusso ininterrotto di armi all’Ucraina sia finalizzato alla liberazione del Donbass e della Crimea?
L’Europa e la Nato insistono sulla natura “difensiva” delle armi date all’Ucraina, ma è evidente che tutte le armi sono a doppio uso, e che tutte le armi sono anche “offensive”.
Il sostegno a Zelensky, un burattino che ha svenduto le terre e le miniere alla grande finanza speculativa statunitense, e il massiccio invio di armi, potrebbero inquadrarsi nella strategia di conquista dell’Ucraina, trasformarla nell’avamposto militare per logorare il potere di Putin, per infine invadere, sottomettere, disgregare e sfruttare le immense risorse della Russia.
Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”
Giovedì 18 maggio 2023
Tutte le ammuine fatte all’ucronazi in visita a Roma, mi sono sembrate così surreali, che comincio a pensare che lo stiano prendendo per il culo…! E la Russia che non reagisce, mi viene da pensare che gli abbiano detto all’orecchio: “A Vladimì, zitto e Mosca, e lasciaci lavorà…!”