Game stop: storia di ordinaria follia

Il mercato finanziario globale poggia sul debito, in ogni sua forma: prestiti, mutui, leva finanziaria e re-ipoteca del debito stesso.

Più debito è presente nel sistema finanziario, più fondi, banche ed intermediari crescono, guadagnano e con le loro attività sono in grado di creare ogni sorta di bolla speculativa.

E’ un sistema sempre più simile ad una bisca legalizzata che ad un ambito nel quale le aziende andavano a reperire risorse per realizzare investimenti produttivi.

La vicenda di Game Stop di questi giorni dimostra come sia relativamente semplice manipolare il mercato per tentare di trarne profitti inimmaginabili.

Un singolo investitore, Roaring Kitty, un tipo strano con la bandana che fa trading da casa, acquista al prezzo di 5 $ ,120.000 opzioni Call con base 20$, scadenza Giugno 2024 della società Game Stop e lo fa quando il titolo valeva molto meno di 20 $.

La rete si mobilita, segue le sue indicazioni e tanti piccoli investitori/speculatori iniziano a comprare azioni di Game Stop che nel giro di qualche giorno passano da 18 a circa 50 $ per azione e di conseguenza il prezzo delle 120.000 opzioni cresce esponenzialmente, arrivando ad un guadagno potenziale di oltre 700 milioni di dollari.

Per capire: solo con le 120mila Call su GME che aveva comprato per 5,7$ quindi investendo circa 68 milioni di dollari, Roaring Kitty aveva alle ore 12 del 7 giugno un profitto di circa 700 milioni di dollari!!

Ma , c’è un ma… prima dell’apertura di Wall Street, la società Game Stop dichiara che venderà sul mercato 75 milioni di azioni proprie e questo crea una deciso ribasso del prezzo del titolo ed i profitti sulle opzioni spariscono in pochi minuti.

Al termine della seduta di venerdì 7 giugno, la posizione in opzioni dello spregiudicato investitore sarà addirittura in PERDITA.

La riflessione da fare a questo punto è: a cosa serve un mercato che permette, incoraggia o quanto meno non impedisce certe pratiche?

Ma soprattutto quale è il senso etico di immolare all’altare del mercato la vita delle persone, i loro bisogni, aspirazioni, aspettative, sempre destinate a subire il ricatto di questa entità che nulla produce e che vive e prospera sul debito?

Il punto essenziale è comprendere che fin quando gli stati sovrani lasceranno il monopolio della creazione del denaro al sistema bancario, non ci potrà essere prosperità e benessere collettivo, perché sarà sempre una minoranza di persone che godrà dei trasferimenti di ricchezza dal 99,9% della popolazione allo 0,1% che dispone della possibilità di creare il denaro.

Lascia un commento

error: Questo contenuto è protetto