MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il Governo di Grillo: reddito e eutanasia”

Cari amici buongiorno e buon inizio di settimana. Vi auguro di cuore di stare tutti bene in famiglia e che vi siate risvegliati sereni, fortificati e determinati.
La stampa nazionale e i partiti politici commentando il discorso tenuto da Beppe Grillo, fondatore e Garante del Movimento 5 Stelle, sabato 17 giugno a Roma in via dei Fori Imperiali, si sono concentrati sulla sua frase «fare le brigate di cittadinanza» e «mascheratevi con il passamontagna», qualificandolo come un “sovversivo”.
La frase integrale detta da Grillo è: «Cominciate a fare le brigate di cittadinanza. Mascheratevi col passamontagna e di nascosto andate a fare i lavoretti, sistemate i marciapiedi, le aiuole, i tombini, senza dare nell’occhio e scappate».
A parte l’uso riprovevole e comunque inopportuno da parte di un capo politico di parole che evocano la sovversione, quali «brigate» e «passamontagna», il significato integrale della frase di Grillo esclude il ricorso alla violenza.

Ciò che invece è stato poco rilevato nell’intervento di Grillo è, per un verso l’accettazione implicita dell’intelligenza artificiale, dall’altro, la rivendicazione del «reddito di cittadinanza universale incondizionato».
Queste le parole di Grillo: «L’unica forma per contrastare l’intelligenza artificiale che farà centinaia di milioni di disoccupati sarà quello di abbinarci un reddito universale incondizionato. Questa è una battaglia che dobbiamo portare avanti.»
Grillo sostiene una tesi propria del comunismo, ovvero che l’unico a dover essere tutelato è il lavoratore, non l’imprenditore che crea il lavoro: «Il lavoro è un incantesimo. Bisogna disincantarlo. Non dobbiamo proteggere il lavoro ma il lavoratore.»
Lo scenario che Grillo rappresenta è preoccupante: «Ci sarà una pandemia che farà milioni di disoccupati: l’industria che oggi assume un ingegnere italiano lo licenzierà per assumerne uno cinese o indiano, e noi non ce ne stiamo accorgendo. Le grandi multinazionali stanno facendo profitti distruggendo, non costruendo posti di lavoro. Le università e le scuole sono impreparate a capire che tipo di lavoro ci sarà fra 20 anni. Il progresso va talmente veloce che non ce ne accorgiamo neanche più. Il reddito universale incondizionato è l’unica battaglia che dobbiamo portare avanti».

Infine, stampa e politici non si sono accorti e comunque non hanno prestato attenzione al fatto che Grillo nel suo discorso ha evocato l’eutanasia degli anziani, pur senza menzionarla esplicitamente: «Dobbiamo sviluppare tutto, pensioni, qualità della vita, lunghezza della vita. Siamo vecchi, la sanità non sta in piedi per due ragioni. La prima è che c’è un’overdose di diagnosi. La seconda è che più invecchiamo e più spossiamo la sanità. Negli ultimi due anni di vita un pensionato consuma i farmaci di tutta la sua esistenza. Quindi o si muore un po’ prima, o se no non ci sono tante cose.»

Cari amici, a noi non preoccupano tanto le battutacce di Grillo sulle brigate e sul passamontagna. Ma che il Movimento 5 Stelle promuove il reddito di cittadinanza universale incondizionato, ossia che deve diventare un diritto di tutti a prescindere che si abbia voglia di lavorare o meno, con il sottinteso che dobbiamo accettare il fatto che il lavoro verrà fatto dai robot e dall’intelligenza artificiale.
Ugualmente ci preoccupa che Grillo evochi l’eutanasia degli anziani perché ci costano troppo sul piano sanitario. Sono tesi che possono apparire assurde, ma ormai siamo in un mondo in cui la disumanità di chi detiene il potere supera qualsiasi immaginazione.
Il ritorno di Grillo in piazza, con la presenza del Segretario del Partito Democratico
Elly Schlein ad ascoltarlo, va considerato come uno scaldare i motori in vista di un possibile ritorno del M5S al Governo insieme al Pd, qualora dovesse cadere il Governo Meloni, ipotesi che non si può escludere dopo la morte di Berlusconi e la probabile estinzione anche di Forza Italia. E qualora si dovesse tornare al voto, gli italiani sarebbero chiamati a scegliere tra il peggio e il meno peggio, a secondo dei punti di vista.
Noi non ci rassegniamo al fatto che non ci sia un’alternativa al peggio e al meno peggio. Dobbiamo andare avanti sulla retta via, necessariamente esterna alle istituzioni dello Stato, prendendo atto che dall’interno delle istituzioni, specificatamente dei partiti politici, non si può cambiare il sistema di potere assoggettato allo strapotere della grande finanza speculativa globalizzata. Una retta via pacifica, propositiva e costruttiva per far rinascere la nostra civiltà decaduta, salvare gli italiani dall’estinzione demografica, riscattare l’Italia come Patria libera, indipendente e sovrana. Con l’aiuto del Signore insieme ce la faremo a realizzare un miracolo per l’Italia.

Magdi Cristiano Allam
Fondatore e Presidente della Comunità “Casa della Civiltà”

Lunedì 19 giugno 2023

1 commento su “MAGDI CRISTIANO ALLAM: “Il Governo di Grillo: reddito e eutanasia”

  1. Concordo pienamente Al di là del folclore grillesco, è preoccupante l’alienazione assistenziale proposta ad integrare la perdita del lavoro quale valore esistenziale e di dignità, a favore del più bieco materialismo ed utilitarismo alla Schwab, dice l’uomo diviene puro prodotto da sfruttare finché rende e non costa troppo. Poi si butta. Anche il lavoratore preso a centro assoluto a cui sacrificare anche l’impresa e l’economia sana, mantenuto da redditi artificiali, pagati da robot e I. A., finirà eutanizzato appena costerà troppo in salute, magari per decisione di un algoritmo, sciolto senza un nome come una lacrima nella pioggia.

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